In memoria di Giuseppe Malacaria, domani Pap sarà in piazza 

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  03 febbraio 2025 08:34

“Potere al Popolo come ogni anno sarà in piazza il 4 febbraio per onorare la memoria di Giuseppe Malacaria, muratore socialista ucciso nella nostra città da una bomba di matrice fascista, proveniente dalla sede dell'MSI, il 4 febbraio 1971. Lo facciamo non solo per onorare la sua morte e coltivare così una memoria oltraggiata ma anche per il messaggio politico che questa vicenda porta con sé: il rifiuto del fascismo vecchio e nuovo, inteso come espressione di ciò che continua ancora oggi a impedire l'avanzamento in senso egualitario della nostra società. Un atto politico per noi particolarmente significativo, in un contesto nazionale in cui si assiste al ritorno nostalgico al Ventennio ma soprattutto in cui si continua ad alimentare una guerra fra poveri incessante in un periodo di forte crisi sociale. Saremo in piazza anche per opporci alla spirale bellicista che pervade l’Europa e il mondo, che porta con se la corsa al riarmo sul piano internazionale. In Europa aumenta il clima reazionario, con una torsione antidemocratica e belligerante. In Italia il governo Meloni colpisce duramente le libertà del Paese con il fascistissimo DDL 1660, che straccia i valori ed i principi dettati dalla Costituzione antifascista, come ad esempio il diritto a manifestare. Questa giornata, come quella del 25 aprile, non deve essere vissuta come un rituale o una ricorrenza, ma rappresentare la riattualizzazione dei valori e degli ideali della resistenza partigiana che liberò questo Paese dalla barbarie della guerra e del nazi-fascismo. L'esempio dei partigiani fu asse portante per segnare nuovi rapporti di forza sul piano politico e sociale per il movimento dei lavoratori e delle classi subalterne. Dobbiamo impedire che si ripetano le pagine più buie della storia e rifiutare che le brutalità della guerra tornino ad essere tragica normalità.

Dobbiamo schierarci contro il massacro dei popoli e stare a fianco delle nuove forme di resistenza che si oppongono al colonialismo e all’imperialismo. Siamo chiamati a un compito storico per la difesa della democrazia e della pace: essere partigiani contro la guerra e a fianco della Palestina e della sua Resistenza. Abbiamo sempre rifiutato la memoria condivisa tra fascisti e antifascisti. Essere partigiani significa prendere parte. Per questo non possiamo accettare una narrazione che non prenda posizione netta e chiara su quanto sta avvenendo in Palestina, rifiutando pretestuose e false sovrapposizioni tra antisionismo e antisemitismo o generici appelli ad una indistinta idea di pace. Noi siamo con i partigiani di ieri e di oggi contro l’assurdità della guerra, contro il colonialismo, contro il genocidio e il razzismo. Lo siamo anche a Catanzaro.

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Una città, ricordiamo, in cui non sono mai mancati atti di violenza in cui gli eredi spirituali di quel vile gesto hanno prosperato nell'impunità e hanno allungato i propri tentacoli su tutti i gangli vitali di Catanzaro. Proprio per quanto affermato è necessario dimostrare che esiste una Catanzaro che vuole resistere, senza cedere il passo alla deriva autoritaria e fascistoide che sta prendendo il nostro paese”.

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Lo scrive “Potere al Popolo - Assemblea Territoriale di Catanzaro”

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