Inaugurata la biblioteca della Camera di Commercio di Catanzaro, uno "scrigno" che custodisce la memoria storica della città

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Massimiliano Raffaele, Sarah Procopio, Anna Laura Orrico, Daniele Rossi, Stefania Celestino, Francesco Procopio
  08 febbraio 2020 13:43

di CLAUDIA FISCILETTI

La memoria storica di Catanzaro riscoperta con la biblioteca della Camera di Commercio, inaugurata questa mattina nelle sale dell’ente camerale del capoluogo.

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Un’iniziativa coraggiosa, quella di aprire una biblioteca nell’era del digitale, ma indispensabile per avere coscienza delle radici della città di Catanzaro e della Calabria tutta.

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Daniele Rossi, presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, ha definito la biblioteca camerale uno “scrigno” contenente circa 9mila volumi consultabili che segnano il recupero delle tradizioni della nostra terra.

Prezioso l’intervento del segretario Generale dell’ente camerale, Stefania Celestino, che ha ricordato come il suo predecessore scomparso recentemente, Maurizio Ferrara, si sia dedicato con impegno alla realizzazione di questo progetto, al fianco del Presidente Rossi.

L’onorevole Anna Laura Orrico, sottosegretario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha lodato quest’iniziativa culturale che crea coesione ed un senso di unità, aggiungendo come trasmetta un messaggio importante non solo ai cittadini di Catanzaro ma a tutta la Calabria. “L’educazione al patrimonio culturale è la vera sfida”, ha concluso l’onorevole Orrico.

A descrivere nel dettaglio la biblioteca è stato Francesco Procopio, bibliotecario della Camera di Commercio, che ha illustrato i vari argomenti trattati dai volumi catalogati, dalla statistica, all’economia, alla giurisprudenza, e ha continuato annunciando che la biblioteca camerale è iscritta al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), quindi i suoi volumi sono visibili anche in tutto il territorio italiano.

Francesco Procopio ha curato anche la catalogazione degli oltre 9mila libri, insieme a Sarah Procopio, dottoranda in Storia Medievale dell’università Paris VIII Vincennes – Saint-Denis, che si è concentrata su quello che è un volume particolarmente legato alla tradizione della seta di Catanzaro. Durante l’inaugurazione, infatti, è stato possibile ammirare i Capitoli Ordinationi et Statuti dell’Arte della Seta, cioè il documento con cui Carlo V istituì a Catanzaro il Consolato dell’Arte della Seta. Si tratta di un unicum, come ha spiegato Sarah Procopio, datato 1569 di cui la Camera di Commercio di Catanzaro aveva giù promosso la pubblicazione nel 1880, recuperato e donato all’Ente da Cesare Sinopoli nel 1923.

La biblioteca sarà aperta a tutti a partire da lunedì e si prefissa di essere uno strumento di comunicazione con gli studenti e le imprese, oltre ad incentivare il recupero di un passato che reclama maggior considerazione.

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