Acque agitate all'Umg: scatta un esposto sull'incompatibilità di un membro del Cda dell'Università di Catanzaro

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Umg
  26 giugno 2023 13:21

di GABRIELE RUBINO 

Giovanni Cuda ha stravinto le elezioni e sarà, a partire dal primo novembre, il nuovo rettore dell’Umg. Contemporaneamente sono state definite le postazioni dei direttori di dipartimento. Quelle afferenti a Medicina, con modalità ‘non facciamoci male’, con candidatura unica, mentre l’unico dipartimento conteso, quello di Giurisprudenza, Economia e Sociologia, è stato appannaggio di Aquila Villella. Tutto tranquillo all’università di Catanzaro dopo la catarsi elettorale? Non proprio. A nemmeno una settimana dall’election day, è piombato come un acquazzone estivo un esposto, indirizzato a diversi Enti (università, in primis). Riguarda proprio la Villella e si denuncia la sua presunta ‘incompatibilità’. 

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La professoressa di diritto privato, prima ancora della sfida per il dipartimento, è componente del Consiglio di Amministrazione dell’Umg di Catanzaro. Lo è – seguendo l’esposto – da circa cinque anni e mezzo. La prima nomina è arrivata il 19 dicembre 2017 (per il triennio 2017-2020) e la seconda il 19 dicembre 2020 (per il triennio successivo). Qual è il nodo? La legge 240 del 2010, la riforma Gelmini della governance delle università italiane, prescrive per i componenti di Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione – fra le altre cose – di “rivestire alcun incarico di natura politica per la durata del mandato”. Ebbene, Aquila Villella è stata consigliere comunale di Lamezia Terme a cavallo fra il 2019 e il 2020 (prima nomina nel CdA dell’ateneo) e lo è tuttora, nella consiliatura attuale, dal 18 ottobre 2021. Se non bastasse, la prof è stata eletta nell’assemblea regionale del Partito democratico a gennaio 2022, risulta componente della commissione regionale di garanzia, del dipartimento ‘Giovani, Istruzione, Innovazione e Lavoro’ della segreteria dem e membro del direttivo cittadino del Pd Lamezia Terme. Doppio binario: amministratore pubblico a Lamezia Terme e ruoli nel PD.

L’esposto non si limita a sollevare la questione di ‘incompatibilità’, ma punta anche sulla (mancata) trasparenza. Infatti, viene sottolineato come, a incrocio, né sul sito istituzionale dell’ateneo di Catanzaro la Villella abbia dichiarato di essere consigliere comunale di Lamezia Terme e né sul sito del Comune abbia contestualmente reso noto gli incarichi universitari pur in presenza del dovere delle dichiarazioni obbligatorie secondo il Dlgs 33 del 2013. Una patata bollente di non poco conto che potrebbe ‘rovinare’ il tipico clima di ampio compromesso che regna da anni all’Umg di Catanzaro. Se non fossero sufficienti le leggi nazionali e lo statuto dell’università del capoluogo, anche il codice etico ricorda che “i destinatari del Codice devono astenersi da ogni comportamento che possa dar luogo a conflitti di interesse, non solo economico, nei confronti dell’Università”.

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