Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha annullato l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa ma ha confermato quella di voto di scambio politico mafiosa contestata all’ormai ex sindaco di Casabona (kr) Francesco Seminario, avvocato 54enne, esponente di spicco del Partito democratico, finito in carcere lo scorso 4 ottobre in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.
Di conseguenza il Riesame ha ordinato la scarcerazione di Seminario, che dopo l’arresto si era dimesso dalla carica di sindaco, sottoponendolo agli arresti domiciliari. Nella stessa inchiesta sono coinvolti anche l’assessore comunale Anselmo De Giacomo, finito agli arresti domiciliari per voto di scambio, mentre sono indagati a piede libero il vicesindaco Leonardo Melfi e il consigliere Vincenzo Poerio.
L’attività investigativa ruota sulle ingerenze nella pubblica amministrazione locale del sodalizio mafioso che era già conosciuto dalla Dda in seguito all’operazione Stige del 2018. Sodalizio che si era ricostituito attorno al capofamiglia Carlo Mario Tallarico ed ai figli Daniele, Ludovico e Sergio sostenuti dai sodali Luigi Gagliardi, Francesco De Paola, Cataldo Poerio e Giuseppe Pullerà. Il loro scopo, dopo la fine del periodo di commissariamento dovuto allo scioglimento del Comune nel 2019 in seguito all’operazione Stige, sarebbe stato quello di influenzare le scelte degli amministratori, Per questo, come sostiene la Dda, era stato stretto un patto affinché la cosca sostenesse la lista di Seminario, poi effettivamente eletto sindaco nell’ottobre 2021.