La Procura di Catanzaro ha notificato la chiusura delle indagini a 31 persone, tra cui manager della Regione Calabria, politici, imprenditori, agenti delle forze dell'ordine e pubblici ufficiali. Le accuse spaziano dalla corruzione al falso, dal peculato alla truffa, fino alla concussione e all'accesso abusivo a sistemi informatici. I reati contestati sarebbero stati commessi tra il 2018 e il 2020 e sono suddivisi in 47 capi di imputazione.
Uno dei principali protagonisti dell’inchiesta è Domenico Maria Pallaria, all’epoca dirigente generale reggente del dipartimento di Presidenza e della Protezione Civile. Secondo l’accusa, Pallaria avrebbe favorito la carriera di Giovanna Belvedere in cambio della promessa di favori sessuali. Con il supporto di Giovanni Forciniti, dirigente generale di Azienda Calabria Lavoro, le avrebbe assicurato un incarico di collaborazione presso il dipartimento di Presidenza.
Pallaria, insieme ad Antonio Nisticò, responsabile amministrativo del settore Protezione Civile, avrebbe prorogato illegalmente il contratto di quattro collaboratori assunti nel 2017 con un contratto co.co.co. Tale proroga, secondo l’accusa, sarebbe stata istigata dall’ex governatore Mario Oliverio.
Gli indagati:
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