Infrastrutture al Sud, l'Ugl punzecchia il governo

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Ornella Cuzzupi
  27 luglio 2019 14:51

"Il governo Conte ha dato il via libera alla realizzazione della Tav Torino-Lione per la grande gioia del ministro dell'Interno Matteo Salvini e della Lega. A prescindere dalle valutazioni sulla necessità o meno dell'opera, vuol dire che i fondi per portarla a termine esistono. E per il Mezzogiorno? Cosa sta facendo questo governo trainato da una forza politica, i Cinque Stelle, che proprio nelle Regioni meridionali hanno avuto il pieno di consensi, per il Sud?".

Lo afferma, in una nota, il segretario generale dell'Ugl Calabria Ornella Cuzzupi. "Le contraddizioni di questo Paese e dell'azione di questo governo - prosegue - emergono in maniera evidente in questi giorni mentre al Nord si discute di Alta Velocità, nel Meridione e nella nostra Regione si fa fatica a vedere garantiti i collegamenti essenziali. I treni da Reggio Calabria a Roma sono una rarità e impiegano tempi inaccettabili per un Paese civile. Non parliamo poi della famigerata linea ionica che è ferma ad almeno 50 anni fa. Né la situazione è migliore se si pensa ai collegamenti trasversali fra le due coste affidate al trasporto su gomma in crisi da diverso tempo, come dimostrano i continui scioperi degli autoferrotranvieri. E mentre vediamo mortificato ogni giorno un diritto fondamentale come quello alla mobilità dei cittadini viviamo l'ulteriore paradosso dello stabilimento Hitachi di Reggio Calabria che produce carrozze e vagoni di ultime tecnologia, che esporta in tutto il mondo, per poi vedere arrancare sulle nostre linee ferrate i vagoni di scarto delle ferrovie del Nord. Purtroppo anche i trasporti via mare e via aerea arrancano isolando di fatto la Calabria e impedendole di realizzare la propria vocazione turistica. Solo lo scalo aeroportuale di Lamezia Terme ha un numero di collegamenti sufficiente, mentre Crotone e Reggio languono. In riva allo Stretto diminuiscono i voli e si vocifera di un possibile abbandono della Blu Panorama nel prossimi autunno. E anche la rete portuale della Città Metropolitana non decolla. A Gioia Tauro si attendono sempre gli interventi per rendere lo scalo un porto industriale, mentre non c'è traccia di nessun progetto per arrivare alla realizzazione del porto turistico aperto alle navi da crociera che potrebbero essere una grande risorse per la fragile economia reggina".

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Netta la conclusione: "Davvero questa situazione diventa sconcertante ogni giorno di più anche perché si consuma nell'indifferenza generale della classe dirigente nazionale e locale che continua ad azzuffarsi per le poltrone, ma ha dimenticato cosa sia l'interesse comune e quali siano le modalità per difenderlo. I cittadini del Sud sono stufi di essere trattati come cittadini di serie B e vogliono vedere rispettati i propri diritti. L'Ugl farà la sua parte per interrogare il governo nazionale sulle iniziative che sono in programma per potenziare i trasporti nel Sud e in Calabria. La speranza è che l'azione sindacale possa trovare il sostegno dei partiti e dei deputati calabresi che sembrano preoccupati soltanto dal rischio di poter perdere il proprio incarico o non essere rieletti".

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