E' in arrivo tra la fine di giugno e l'inizio di luglio un'intensa ondata di calore su tutta la penisola, con picchi di temperatura prossimi ai 38-40 gradi in alcune zone.
"L'estate 2020 - spiega Andrea Vuolo, meteorologo di 3bmeteo.com - inizia a fare sul serio: dopo il rinforzo di un campo anticiclonico sull'Europa sud-occidentale e sull'Italia proprio in concomitanza del solstizio (con i primi 30 gradi diffusi sulla Pianura Padana e su buona parte del Centro), tra la fine del mese di giugno e l'inizio di luglio sembrerebbe ormai probabile l'arrivo dell'anticiclone subtropicale sull'Italia".
L'ondata di calore, precisa Vuolo, "avrà inizio già a partire da questo weekend quando nelle aree interne del Centro-Sud e sulla Pianura Padana si raggiungeranno anche valori di 35-37 gradi, specie su Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Sardegna, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia, fino a 33-35 gradi anche su bassa Lombardia e basso Veneto. Ma l'apice dell'ondata di calore si raggiungerà probabilmente nei primissimi giorni di luglio, intorno a metà della prossima settimana, quando nelle aree interne delle Isole maggiori si sfioreranno con buona probabilità i 40 gradi e fino a 36-38 su pianure di Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Puglia e Calabria".
"Tra le città più calde dovremmo trovare Terni, Foggia, Ferrara, Rovigo con 37°C, Firenze e Bologna 36°C, Matera, Catania, Nuoro, Parma, Modena e Reggio Emilia 35°C; qualche grado in meno lungo le aree costiere grazie alla circolazione di brezza. Nonostante il prevalente regime anticiclonico, sarà comunque possibile l'innesco di veloci acquazzoni o temporali nelle ore pomeridiano-serali in particolare sulle aree alpine e appenniniche, talora anche su alcuni settori di pianura del Nord, a causa di un nucleo di aria fredda in quota in prossimità delle Alpi orientali che favorirà condizioni di instabilità. Domanì e nel weekend - conclude il meteorologo di 3meteo.com - sono attesi veloci rovesci e temporali nelle ore centrali del giorno su Alpi, Prealpi e Appennino centrale, specie in Abruzzo, con fenomeni localmente di forte intensità".
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