Interventi sulla rete ospedaliera commissariati, Palaia: “A rischio le scelte democraticamente fatte a Catanzaro”
La consigliera comunale Daniela Palaia
28 marzo 2025 13:23Nota della consigliera comunale, Daniela Palaia
"La piega presa dalle vicende che riguardano il sistema ospedaliero della Calabria desta non poche perplessità e, soprattutto, più di un allarme. Se da un lato, infatti, non v’è dubbio che i problemi siano stati lasciati a marcire per anni, con gli iter degli interventi impantanati nelle pastoie politico-burocratiche, è anche vero che le dichiarazioni di stato d’emergenza, accompagnate dalla nomina di commissari delegati, rappresentano per loro stessa natura una sospensione della democrazia. Dunque, sarebbe legittimo sospettare che siamo in presenza di una forzatura fatta per meri interessi politici. D’altra parte, non risulta che vi siano state iniziative concrete e decise per sbloccare i cantieri, snellire le burocrazie, accelerare gli iter. Ci siamo trovati, al contrario e per di più dalla sera alla mattina, con una dichiarazione di stato di emergenza per dodici mesi e la nomina di un commissario delegato agli interventi strutturali sugli ospedali, che raddoppia così il suo potere in materia di sanità, visto che già ricopre la medesima carica a proposito del piano di rientro.
Nella vicenda è coinvolto anche il Capoluogo di regione, con i fondi Inail destinati alla nostra azienda ospedaliero universitaria. Ed qui che alle perplessità già espresse si aggiunge un allarme non da poco. L’articolo 5 dell’ordinanza che nomina Occhiuto commissario per i primi interventi urgenti di protezione civile, infatti, prevede non solo che i progetti vengano approvati in conferenza dei servizi ma solo “ove necessario” (quindi il commissario potrebbe anche decidere in perfetta solitudine?) ma prevede anche che “l'approvazione dei progetti costituisce, ove occorra, variante agli strumenti urbanistici del comune interessato alla realizzazione delle opere o all’imposizione dell'area di rispetto e comporta vincolo preordinato all'esproprio e dichiarazione di pubblica utilità delle opere e urgenza e indifferibilità dei relativi lavori”.
È appena il caso di ricordare che, dopo anni di attesa, l’iter di approvazione del Piano strutturale di Catanzaro, il PSC, ha ripreso il suo svolgimento e grazie all’impegno dell’Amministrazione si trova in fase avanzata. Si tratta di uno strumento frutto di approfondite valutazioni, che contiene scelte strategiche per il futuro della città, fatte con criteri che hanno tenuto in debito conto la necessità di contemperare gli interessi più diversi, da quelli legati alle attività economico a quelli della sostenibilità e della tutela dell’ambiente, il tutto legato a un’idea di uno sviluppo della città armonico e privo di squilibri.
Non ci lascia per niente tranquilli, quindi, il rischio che il commissario delegato decida in solitudine, “ove occorra”, di stravolgere tutto quello che gli organi di rappresentanza democratica, i corpi intermedi, le categorie, le rappresentanze sociali, hanno deciso fin qui. Non siamo tranquilli, perché l’idea che il futuro di Catanzaro possa dipendere da un organo monocratico e dotato di pieni poteri, è un’idea che troviamo a dir poco inquietante. Anche perché, sia detto fuori dai denti, non sarebbe la prima volta che gli interessi legittimi del Capoluogo configgono con i desiderata politici che maturano dalle parti di località Germaneto.
Confidiamo tuttavia che, rispetto ai rischi paventati, prevalga il senso di responsabilità. Siamo consapevoli di quei pieni poteri e della loro legittimità ma questo non può significare che il confronto e il dialogo con le Istituzioni democratiche vengano cancellati con un colpo di spugna".