Intesa raggiunta fra Longo e Spirlì: i nomi dei commissari di Asp e aziende ospedaliere

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  08 gennaio 2021 13:51

di GABRIELE RUBINO

Intesa raggiunta fra il commissario Guido Longo e il presidente facente funzioni Nino Spirlì: Asp e aziende calabresi hanno nuovi vertici. Non era affatto scontato, ma alla fine ha prevalso lo spirito di collaborazione ‘istituzionale’. Sono state confermate le originarie indicazioni dell’ex prefetto di Vibo Valentia. Questi sono i commissari straordinari designati con un apposito Dca. Giuseppe Giuliano guiderà all’azienda ospedaliero-universitaria Mater Domini di Catanzaro, Francesco Procopio il Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, Isabella Mastrobuono l’Annunziata di Cosenza, Iole Fantozzi il Gom di Reggio Calabria, Vincenzo La Regina l’Asp di Cosenza, Domenico Sperlì l’Asp di Crotone e Maria Pompea Bernardi l’Asp di Vibo Valentia. Ovviamente dal valzer restano fuori le due aziende sanitarie provinciali ancora sciolte per presunte infiltrazioni mafiose: quella di Catanzaro e quella di Reggio Calabria.

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Da quando vige il regime speciale stabilito dai due ‘Decreti Calabria’, tranne in un caso - con la nomina di Cinzia Bettelini all’Asp di Cosenza- finora non era mai stato raggiunto l’accordo tra il commissario ad acta e il presidente della Regione. Oliverio respinse in blocco il primo elenco inviato dall’ex commissario Cotticelli. E così anche il secondo. È stato sempre il governo a dover ‘subentrare’ nel conferimento degli incarichi. Stavolta la musica è cambiata.

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Il commissario straordinario, come stabilito dal Decreto Calabria bis, avrà un obbligo essenziale: adottare entro novanta giorni dall’insediamento il nuovo atto aziendale (la cornice organizzativa delle singole Asp e aziende ospedaliere) e se non approvati i bilanci relativi agli esercizi già conclusi. Senza questo adempimento, scatta la decadenza automatica. In ogni caso, Longo dovrà effettuare una verifica trimestrale sull’operato dei commissari straordinari e, in caso di valutazione negativa, si avvia il procedimento di revoca dell’incarico in contradditorio. I commissari straordinari hanno diritto a un bonus di 50 mila euro (a carico del ministero della Salute), oltre allo stipendio da dg (poco meno di 125 mila euro all’anno). Il bonus non sarà riconosciuto in caso di revoca o decadenza.

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