“Guardami inta l’occhi, io su venuto qua per abbuscarmi a iornata”. E poi ancora: “ti vruscio, ti scanno comu nu porco”. Sono queste le frasi che fanno da cornice all’arresto di Davide Bevilacqua, 35 anni, di Catanzaro, portato in caserma dai carabinieri di Gimigliano per un controllo di rito.
La vicenda però ha un esisto diverso da quello che i militari immaginano: Bevilacqua perde il controllo e danneggia una cassetta porta documento posta su una scrivania, fa cadere un computer e stacca un quadro appeso alla parete. A farne le spese sono anche i due carabinieri presenti. Il referto medico riporta per entrambi ferite guaribili in 3 giorni.
Il pubblico ministero ha disposto subito gli arresti domiciliari in attesa del giudizio di direttissima con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni personali.
Il giudice Flesca (cancelliere Enza Condello) ha disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Bevilacqua, difeso dall'avvocato Alessandro Guerriero.
ed.cor.
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