Isola capo Rizzuto, ex sindaco Girasole: "Distrutta da indagine"

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Caterina Girasole
  29 novembre 2019 15:02

"Esco distrutta psicologicamente, economicamente, socialmente e politicamente da 6 anni terribili. Il mio progetto politico è stato cancellato, anche grazie all'incandidabilità che mi avevano ingiustamente attribuito. Mi sono dovuta difendere dal tentativo di cancellare una storia amministrativa, di mistificare la realtà, la mia storia personale e la mia stessa identità".

È quanto afferma in un'intervista pubblicata dal bisettimanale "il Crotonese", l'ex sindaco di Isola Capo Rizzuto Carolina Girasole, dopo che sono state rese note le motivazioni della sentenza con la quale i giudici della Corte di appello di Catanzaro hanno confermato l'assoluzione del primo grado.

L'ex primo cittadino di Isola, che doveva rispondere delle accuse di corruzione elettorale, abuso d'ufficio e turbativa d'asta, venne arrestata nel 2013 nell'ambito dell'operazione Insula perché, secondo l'accusa, sarebbe scesa a patti con il clan Arena per farsi eleggere in cambio di favori come quello di non distruggere i finocchi coltivati su un terreno confiscato. "Si cercava in tutti i modi di dire - prosegue - che Carolina Girasole non era una persona onesta, ma era come tutti gli altri. E questo andando contro ogni razionale ragionamento, perché, come i giudici hanno appurato in primo grado e in appello, se avessi fatto un patto con la 'ndrangheta non avrei adottato da sindaco gli atti scomodi che invece ho adottato. Praticamente mi sono ritrovata nemica della mafia e dello Stato. Mi hanno accusata di avere fatto un patto elettorale con un clan che avrei favorito nella gestione dei beni confiscati, sebbene quei beni gli siano stati confiscati dopo la mia elezione. Praticamente sarei una maga capace di prevedere il futuro! Certo, prima che quei beni passassero alla gestione del Comune tante cose non sono state gestite in maniera chiara, ma non potevo averne responsabilità se ancora non erano sotto la competenza dell'Amministrazione. Anzi, tutto quello che venne dopo palesa che la mia attività era contro il clan, sono stata protagonista assoluta per l'assegnazione dei terreni a Libera, ero una nemica per gli Arena, loro stessi lo dicono nelle intercettazioni".

"Probabilmente - conclude Carolina Girasole - sceglierò di non vivere più ad Isola. Tutta la famiglia ha pagato le mie scelte politiche, ora voglio seguire le mie figlie, ma ci credo ancora che questo paese possa avere un futuro. Oggi so però che non potrà esserci cambiamento se le battaglie si delegano ad una sola persona, ma solo se tutti saranno protagonisti della democrazia"

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