Juve Stabia-Catanzaro 2-0, Caserta: “Vogliamo i playoff, andremo in ritiro per ritrovarci”

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images Juve Stabia-Catanzaro 2-0, Caserta: “Vogliamo i playoff, andremo in ritiro per ritrovarci”

  01 maggio 2025 16:31

di CARLO MIGNOLLI

“Non abbiamo fatto un buon primo tempo, la Juve Stabia è stata superiore in tutto. Il secondo tempo meglio, ma non possiamo regalare un tempo né alla Juve Stabia né a nessun avversario. Ultimamente stiamo concedendo troppo”.

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Queste le parole di mister Fabio Caserta al termine di Juve Stabia-Catanzaro, terminata con il punteggio di 2-0 per i padroni di casa, che blindano virtualmente un posto per i playoff. Il Catanzaro non riesce più a vincere, soltanto due i punti raccolti nelle ultime 5 partite: un calo sia mentale che fisico evidente, che preoccupa per un finale di stagione che città e tifoseria si aspettava diverso e che conferma il momento no della squadra.

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Analisi del momento no “Siamo in un momento di difficoltà, è evidente. A prescindere dai risultati, è un momento complicato. Anche per questo, insieme a ragazzi e società, abbiamo deciso di andare in ritiro per ritrovarci un po’ per questo finale di campionato. L’ho sempre detto: non c’è nulla di scontato. Dopo la bella vittoria nel derby abbiamo perso qualcosa per strada. Dobbiamo ritrovare noi stessi perché tra due giorni si rigioca. Non c’è nemmeno tanto tempo per pensare. La Juve Stabia è stata superiore soprattutto nel primo tempo, bisogna fare i complimenti a loro. Ma anche noi ci abbiamo messo del nostro”.

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Le scelte dei titolari di oggi “Quando si fanno delle scelte bisogna capire il contesto. Petriccione non ha giocato perché ha avuto un virus intestinale, ho cercato di preservarlo, magari farlo entrare nel secondo tempo, perché non aveva 90 minuti nelle gambe. Compagnon anche stanotte è stato male. Avevo deciso di schierarlo, ma non è stato possibile. Coulibaly non è facile farlo rientrare così, dopo tanto tempo. Il primo tempo è stato brutto e non è colpa sua: non l’abbiamo messo nelle condizioni di dare il suo contributo. Non gli faccio una colpa. La scelta di Ilie è stata tecnica: nella partita precedente aveva fatto oltre 80 minuti, era rientrato Pontisso, che ha qualità importanti. Avevo pensato a una staffetta. Ma non credo che queste siano le cause della sconfitta: il problema vero è l’atteggiamento, l’approccio alle partite. Altrimenti rischiamo di vanificare tutto quello che di buono abbiamo fatto. Sarebbe un peccato, avevamo alzato l’asticella per arrivare nei playoff e ci vogliamo arrivare. In questi momenti bisogna stare zitti, prendersi le critiche e lavorare. È l’unica strada. Il ritiro può essere costruttivo, per recuperare energie fisiche e mentali”.

Stato mentale della squadra “Ho sentito anche cose stupide, tipo che la squadra non vuole fare i playoff. I sacrifici li fanno tutti: tifosi, giocatori, società, staff. Nessuno si sarebbe mai aspettato un campionato così. Venivamo da un’annata difficile, si parlava solo di salvezza. Non dimentico come siamo partiti. Adesso c’è malcontento, ma vogliamo arrivare ai playoff. Lo vogliamo noi, lo vuole la città. Chiedo ai ragazzi, alla società, ai tifosi, alla città intera: restiamo uniti. Non è il momento di attaccarsi a vicenda. Se siamo dove siamo è grazie all’unione tra società, squadra e tifosi. E dobbiamo ritrovarla”.

Ritorno a Castellammare “Sicuramente l’amarezza dell’ultimo anno mio a Castellammare è stata grande, per come è andata, per il Covid, per tutto. Ma non cancella gli anni bellissimi vissuti qui, da calciatore e da allenatore. Momenti belli e anche difficili, come l’ultimo. Ma non cancella l’affetto che c’è stato e continua ad esserci. È stata un’emozione unica tornare qui da avversario, la prima volta dopo tanti anni. Devo ringraziare ancora una volta il popolo stabbiese, sempre affettuoso nei miei confronti. Dispiace per il risultato, ora sono l’allenatore del Catanzaro e sono dispiaciuto per la sconfitta e per il momento che stiamo vivendo. Ho vissuto momenti bellissimi qui, da calciatore ho chiuso la carriera, da allenatore ho iniziato. Ho lasciato qualcosa e mi fa piacere che venga riconosciuto, non solo come allenatore o calciatore, ma come uomo. Mi sarebbe piaciuto tornare con una vittoria, non è andata così. Ora bisogna stare uniti e ripartire”.

Reazione nel secondo tempo “Il problema è che non dobbiamo aspettare la reazione. Dobbiamo partire subito con attenzione, determinazione. Non possiamo aspettare lo schiaffo per reagire. È questo l’errore che abbiamo fatto nelle ultime partite”.

 

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