di GABRIELE RUBINO
Il meccanismo è paradossale, quasi diabolico. Se la sanità calabrese peggiora e se i buchi nei bilanci delle Asp e delle aziende ospedaliere si ingrossano, a coprirli saranno i cittadini pagando più tasse. Nelle settimane scorse, è arrivata al dipartimento regionale di Tutela della Salute la stima del ministero dell’Economia e della Finanze sul gettito fiscale potenziale derivante dalle ulteriori extra-aliquote della sanità calabrese dopo lo sforamento dei conti del 2018. La previsione si aggira attorno ai 50 milioni di euro, la cifra reale dipenderà dalla riscossione effettiva. I calabresi, per l’anno d’imposta 2019, pagheranno infatti un’ulteriore maggiorazione dello 0,15% dell’Irap e dello 0,30% dell’addizione regionale all’Irpef a copertura del disavanzo del bilancio della sanità dell’anno scorso. L’inasprimento delle tasse avverrà nonostante già ogni anno, proprio per garantire il riequilibrio dei disavanzi pregressi, i contribuenti versino “sovra-aliquote” per un valore che oscilla mediamente fra i 98 e 100 milioni di euro.
I DISAVANZI CRESCENTI “COSTATI” L’AUMENTO DELLE TASSE AI CALABRESI- La “sanzione” del balzo all’insù di Irap e dell’addizionale all’Irpef (che graveranno sulle imprese e si ritroveranno nelle buste paga dei dipendenti) è arrivata dopo l’ultimo Tavolo Adduce, l’organismo composto dai ministeri vigilanti sull’attuazione del Piano di Rientro. Nella seduta del 4 aprile scorso, i funzionari del Mef, analizzando il preconsuntivo, hanno rilevato uno squilibrio di quasi 169 milioni di euro che le coperture non sono riuscite a colmare, arrivando così ad un disavanzo finale di – 61,6 milioni. Ufficializzato il risultato di gestione negativo, il Mef, a giugno, ha formalmente comunicato l’aumento delle tasse, che colpirà oltre alla Calabria e anche il Molise. Peraltro, nella sessione successiva del Tavolo di monitoraggio tenutasi il primo agosto (leggi qui), quella del consuntivo, la situazione si è rivelata ancora peggiore con un disavanzo lordo di 213 milioni e di 105 milioni netti (post-coperture).
PAGANO I CITTADINI MA NON CHI HA CAUSATO I PROBLEMI- Nel corso della conversione in legge del Decreto Calabria è stato inserito l’emendamento che ha scongiurato l’altra (drammatica) sanzione in caso di sforamento di bilancio: il blocco automatico del turn over. Se sulle assunzioni in Parlamento è stato trovato il salvacondotto, non è stato invece disinnescato il meccanismo dell’aumento automatico di Irap e Irpef. Una cosa è certa: i calabresi subiranno la beffa di pagare più tasse per una sanità meno efficiente, a non pagare nulla finora sono stati coloro che hanno provocato i disastri.
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