È la Calabria la regione italiana con il tasso maggiore di economia sommersa. Lo rivelano i dati resi noti dall'indagine del Ministero dell'Economia e delle Finanze, secondo cui la regione calabrese si attesta in cima alla classifica per incidenza dell'economia non osservata sul valore aggiunto.
L'economia non osservata include fattispecie come la sotto-dichiarazione, il lavoro irregolare, l'economia illegale e tutte quelle componenti del sommerso economico.
La relazione 2022 del Mef ha evidenziato come l'economia non osservata pesi per il 12,6% del valore aggiunto, mentre l'incidenza complessiva sul Pil è pari al 2%.
Netta distinzione tra le regioni del Nord e quelle del Sud. Nel Mezzogiorno, infatti, l'evasione fiscale si attesta al 18,2% del valore aggiunto contro il 10,4% delle regioni settentrionali. Al Centro, l'economia non osservata è al 10%. In particolare, la sola Calabria supera il 20% mentre regioni come Trento, Bolzano o la Lombardia sono addirittura sotto il 10%.
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