La Calabria ha la sua Carta degli oli extravergini: presentato in Regione il documento del Crea

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  16 ottobre 2023 15:35

di FRANCESCO IULIANO

“Portare la Calabria ad essere un modello per il mondo. In Italia, in questi anni,  si produce sempre meno olio. Da qui la necessità di pensare ad un modello che sappia mettere insieme le sfide della sostenibilità con l’aumento della produzione. La Calabria è il terreno più propizio per fare un nuovo modello di olivicoltura. Un modello che sia vincente per tutto il mediterraneo”. E’ iniziato con questo auspicio arrivato dalla voce del  direttore generale del Crea (il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), Stefano Vaccari, in collegamento web da Roma, l’incontro organizzato nella sala Verde della Cittadella regionale, per la presentazione della Carta degli extravergini d'oliva della Calabria.

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Un’iniziativa che ha visto la partecipazione della vicepresidente della Regione, Giusi Princi, dell’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo, dei direttori del Crea Politiche e bioeconomia, Alessandra Pesce, del Crea Olivicoltura frutticoltura agrumicoltura (CreaOfa), Enzo Perri, del primo tecnologo di CreaPb, Milena Verrascina e del direttore generale del dipartimento agricoltura e risorse agroalimentari della Regione Calabria, Giacomo Giovinazzo.

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“Questa Carta degli oli extravergine di oliva - ha commentato Giusi Princi - diventa importantissima per una regione come la Calabria, che è uno dei maggiori produttori di olio a livello nazionale. Andiamo così a sensibilizzare tanto gli studenti, quanto a fornire, a quelli che sono i produttori, le capacità organolettiche dei nostri oli e le grandi capacità nutritive degli stessi. Quindi andiamo ad associare oli, cibo e dieta mediterranea che è diventata una nostra icona. Un marchio fortemente identitario che vogliamo promuovere e valorizzare coinvolgendo il settore ma anche il mondo della scuola”. La Carta degli oli extravergini d’oliva - è stato detto - è uno tra gli strumenti capaci di sintetizzare e far risaltare gli elementi distintivi degli oli di qualità calabresi. il Crea ha messo a disposizione le proprie competenze e professionalità di ricerca ed ha definito una metodologia volta alla creazione di uno strumento che evidenzi le differenze territoriali e il profondo legame tra qualità, varietà locali e territorio. 

“Il comparto olivicolo - ha sostenuto Gianluca Gallo - , con più di 160mila ettari coltivati, ci mette ai vertici nazionali con la Puglia, per cui bisogna investire su questo settore. Dal Crea attendiamo un piano olivicolo regionale e, a seguito di questo piano regolatore, fare una serie di investimenti per un rinnovo varietale per avere nuove varietà con sistemi di coltivazione moderne che combattono i cambiamenti climatici e che possono anche contrapporsi alla carenza idrica. Tutto questo in un contesto nel quale stiamo cercando di valorizzare i nostri oli con progetti come quello della Carta degli oli, che significa individuare le arre nelle quali vengono prodotti il nostro Igp ed mi nostri Dop. Costruire quindi un sistema di consapevolezza investendo soprattutto sui giovani e sulle scuole”. Una  ‘Carta degli oli extravergini d’oliva’, dunque, che valorizza l’economia locale, sostiene la biodiversità, rinsalda il legame tra produttori e consumatori, sempre più attenti alla qualità degli alimenti, alla sostenibilità dei processi produttivi, alla tipicità dei prodotti.

il Crea, con la realizzazione della carta degli oli, intende valorizzare il settore, migliorare la conoscenza delle caratteristiche organolettiche e sensoriali dell’olio extravergine d’oliva calabrese, esaltare i sapori dei piatti locali attraverso un adeguato abbinamento cibo-olio e favorire il legame con la regione: ogni territorio ha il suo olio extravergine di qualità, e questo momento è un invito alla scoperta. “L'olio di qualità, in Italia, è uno standard ma spesso poco considerato e poco conosciuto. Attraverso la Carta degli oli - ha detto Milena Verrascina -  noi vogliamo far conoscere al mondo della ristorazione, al mondo della scuola ma, soprattutto, ai consumatori, che quello che stanno assaggiando, quello che stanno mangiando e far conoscere meglio come come ogni territorio ha una sua biodiversità olivicoli come ogni territorio produce un olio che ha delle caratteristiche organolettiche differenti."

"La Calabria sta investendo moltissimo sulla produzione e sulla valorizzazione della qualità del proprio olio. Quindi questo è uno strumento che serve, insieme alle innovazioni, a miglioramenti di mercato e della produzione agricola”. All’incontro hanno partecipato alcuni alunni dell’Istituto Alberghiero ed Agrario di Corigliano e Rossano e dell’Istituto Agrario di Catanzaro. La Carta degli oli è stata altresì presentata con il sistema di lettura e scrittura Braille, a cura della sezione di Catanzaro dall’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti.

 

 

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