"La conquista del Sud", l'associazione Cantiere Laboratorio ripercorre la storia insabbiata del meridione

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  07 ottobre 2019 22:36

Questo il titolo dell’incontro organizzato da Cantiere Laboratorio e Gioventù Controcorrente, che si svolgerà sabato 12 ottobre 2019 alle ore 18:00 presso il Centro Congressi “Prunia”, via S. Umile di Bisignano 15, Lamezia Terme.

L’evento sarà introdotto da Vittorio Gigliotti, presidente di Cantiere Laboratorio, e trattato da una specialista della materia, Maria Carmela Spadaro, docente dell’Università Federico II di Napoli.

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“L’incontro - secondo Vittorio Gigliotti - non vuole essere una celebrazione nostalgica e folkloristica del Regno del Sud, né un ritorno indietro di più di un secolo e mezzo attraverso improponibili restaurazioni. Ma ha lo scopo di riscoprire la nostra memoria storica e quanto è stato sottaciuto e insabbiato. Non vogliamo, ormai, mettere in discussione l’Unità d’Italia, ma di certo siamo tra coloro che non rinunciano alle loro tradizioni, alla loro cultura e alle loro radici, che ci fanno sentire orgogliosi di essere gente del Sud. Siamo tra coloro i quali non si sono arresi, né affievoliti di fronte allo strapotere politico e mediatico dei vincitori, messo in atto per deformare la storia ed imporla in modo subdolo e falso, in particolar modo in campo scolastico dalle elementari alle Università con l’affermare la bontà del Risorgimento e l’eroismo garibaldino. Per noi rimane una guerra di aggressione e di conquista e la spedizione dei Mille un atto di vera e propria pirateria perché compiuta da uomini armati, senza legittimazione giuridica e condotta con l’obiettivo di ribaltare le istituzioni legittime di uno Stato sovrano e che, di conseguenza suscita molte resistenze e reazioni nel Regno delle due Sicilie, dove la lotta armata contro gli invasori assume straordinarie proporzioni attraverso il “brigantaggio”, termine coniato dai vincitori per descrivere in senso dispregiativo quanti presero le armi per difendere la loro terra, fede, cultura e Re".

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Le conseguenze dell’aggressione portarono ad una vera e propria guerra civile che si tramutò in genocidio: 5212 condanne a morte nel Meridione, 500mila persone arrestate e molte delle quali trasportate ed internate nei campi di concentramento piemontesi di Fenestrelle e San Maurizio, 62 paesi rasi al suolo, persecuzione violenta alla Chiesa cattolica ed espropriazione dei suoi beni, fucilazioni di massa, teste tagliate ed esposte al pubblico, stupri e violenze di ogni genere. Imposta con la forza, nasce così l’Unità d’Italia.

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La colpa del Regno delle due Sicilie? Avere il doppio dell’oro e dell’argento di tutti gli altri pesi d’Italia messi insieme, oltre che una florida economia. Napoli, la capitale che, insieme a Londra, Parigi e Vienna, era punto di riferimento in Europa, diventa dopo il 1861 una provincia di un regno lontano e nemico. Questa è la verità storica che ci si propone di far conoscere durante l’incontro perché se la storia è maestra di vita, la verità deve essere patrimonio di tutti.

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