La Corte d’Appello di Catanzaro, in accoglimento di un ricorso presentato dagli avvocati Giuseppe Di Renzo e Giuseppe Orecchio, ha revocato la confisca di un patrimonio ammontante a 250mila euro in precedenza sequestrato a Domenico Criniti, 40 anni, di Soriano Calabro, nel Vibonese.
La revoca della confisca interessa quattro fabbricati ubicati a Soriano Calabro, del valore stimato in circa 140mila euro, 12 veicoli tra autocarri, autovetture e motoveicoli, del valore complessivo stimato in 75mila euro, due interi compendi aziendali (di cui una con volume d’affari di 35mila euro) e 22 tra conti correnti, deposito risparmio e buoni fruttiferi. Domenico Criniti è accusato di aver commesso una serie di condotte illecite in materia di armi e reati contro il patrimonio, frequentando con assiduità personaggi noti alle forze dell’ordine, dedicandosi al reato di truffa a partire dal 2003, proseguendo fino agli anni 2018, 2019 e 2020. Nel 2013 era stata registrata una spiccata propensione del nucleo familiare agli investimenti immobiliari, nonostante la condizione reddituale e finanziaria fosse inconsistente. L’attività della Questura aveva interessato un arco temporale ricompreso tra il 2010 ed il 2020. La difesa di Criniti è riuscita tuttavia a dimostrare in appello la provenienza lecita del patrimonio che è stato quindi interamente dissequestrato.
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