La Corte dei Conti rileva "irregolarità" nei bilanci del Pugliese-Ciaccio. L'ordine: "Misure correttive"

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L'ospedale "Pugliese Ciaccio"
  14 febbraio 2020 19:14

Una decina di “criticità”. La sezione controllo della Corte dei Conti le ha trovate analizzando i bilanci (dal 2016 al 2018) dell’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio. E’ la seconda fase della procedura attivata dai giudici contabili nei mesi scorsi (LEGGI QUI). Con la delibera n. 12 del 2020, adottata nei giorni scorsi, la Corte ha replicato alle controdeduzioni dell’azienda ospedaliera e le ha ordinato di adottare adeguate misure correttive entro due mesi.

Più nel dettaglio i giudici contabili contestano l’ultimo consuntivo del 2018, che non solo si è chiuso con un disavanzo da 20,4 milioni di euro ma ha anche registrato il parere non favorevole del Collegio sindacale, che aveva segnalato irregolarità nella tenuta della contabilità. Il collegio sindacale scriveva della: “non corretta tenuta della contabilità, del libro giornale, del libro inventari e dei registri previsti dalla normativa fiscale. Sulla base dei controlli svolti non è sempre emersa una sostanziale corrispondenza tra le risultanze fisiche e la situazione contabile. Il collegio ha effettuato i controlli sulla circolarizzazione dei debiti che ha evidenziato una non corretta contabilizzazione delle poste debitorie. Le discrepanze tra i dati contabili esposti in bilancio e l’informativa resa al Collegio dai fornitori (campione estratto con motivate tecniche di campionamento) sono di rilevante ammontare.  Il libro inventari non è mai stato prodotto”. Il Pugliese ha controbattuto che gli incrementi dei disavanzi erano legati in buona misura all’inadeguatezza del finanziamento riconosciuto dalla Regione rispetto a valori di produzione.

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Più in generale la Corte dei Conti ha chiesto lumi: sull’aumento dei costi per le seguenti voci: “spesa farmaceutica”, “dispositivi medici”, “manutenzione e riparazione” e “canoni di noleggio”; frazionamento di acquisti, in violazione delle norme relative ai sistemi di gara. 

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Sul personale è stato fatto notare come l’ospedale di Catanzaro non abbia rispettato il limite di spesa per il lavoro flessibile, in quanto la spesa sostenuta per tale finalità, rispetto a quella sostenuta nel 2009, ha registrato la seguente crescita: nel 2016, pari al 257,75%; nel 2017, pari al 335,32%; nel 2018, pari al 547,82%. E’ la storia recente dei precari che è esplosa alla fine dello scorso anno ne è stata una prova sostanziale. Il contenzioso ammonta a circa 6 milioni di euro (2019). Tutti punti che adesso l’azienda dovrà correggere. (g.r.)

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