di LUIGI STANIZZI
Siamo tutti serviti, ecco cosa ci restituisce il mare in queste giornate di scirocco: bottiglie di plastica, polistirolo, rifiuti speciali che abbiamo smaltito male. E le rive del Mar Jonio vengono così inquinate, incessantemente, con buona pace del tanto decantato sviluppo turistico, vocazione mare-monti, bandiere più o meno blu, e altre parole ormai incredibili.
Oltre all'impegno serio degli organismi preposti, senza una vera collaborazione ci ciascun cittadino l'emergenza rifiuti resterà in eterno. Se riusciremo a sopravvivere, nuoteremo fra plastica e polistirolo! Le istituzioni preposte fanno molta teoria, che difficilmente si concretizza in azioni.
Occorrono civiltà, educazione, leggi restrittive, scelte planetarie ma intanto cerchiamo di prenderci cura delle nostre mitiche spiagge ridotte in pattumiere, che abbiamo sotto il naso. Talvolta è rischioso anche denunciarne lo scempio, perché si rischia di "ledere" l'immagine di questo o quel Comune, soprattutto nel periodo estivo. Grande l'attenzione all'immagine e nessuna attenzione alla sostanza, chiudere gli occhi davanti a tanta sporcizia. Addio Magna Graecia.
Noi calabresi diciamo sempre di amare visceralmente la nostra terra, non è sempre vero. La sporcizia è qui a dimostrarcelo.
*fondatore e presidente del Premio Mar Jonio
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