Continua incessantemente l'attività di contrasto alla pesca abusiva da parte degli uomini della Guardia Costiera di Reggio Calabria.
13 novembre 2020 15:01A seguito di una mirata attività di pattugliamento lungo il litorale reggino, sono stati individuati e recuperati diversi sistemi di pesca abusivi cosiddetti “palangari derivanti” usati principalmente da pescatori sportivi per la pesca del pesce spada allo stadio giovanile.
L'intervento ha portato al recupero di circa 26.500 metri di palangari e di 118 piccoli esemplari di pesce spada, di cui 60 sono stati immediatamente liberati in mare poiché ancora in vita.
La restante parte, giudicata idonea al consumo umano dal personale dell’A.S.P. – Servizio veterinario di Reggio Calabria, è stata posta sotto sequestro e successivamente donata in beneficienza alle locali associazioni caritatevoli, per il tramite della Prefettura di Reggio Calabria.
Il pesce spada rientra tra le specie ittiche “protette” la cui cattura è sottoposta a particolari restrizioni dettate dalle vigenti normative nazionali e comunitarie.
In particolare la cattura di esemplari al di sotto della taglia minima consentita, ovvero che non abbiano raggiunto l'età riproduttiva, arreca danno alle specie alterando, inoltre, l'equilibrio dell'intero ecosistema.
La Guardia Costiera di Reggio Calabria continuerà, pertanto, a monitorare attentamente ed a contrastare tale fenomeno, quale impegno fattivo per la tutela della risorsa ittica e la salvaguardia dell'ambiente marino.
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