di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
"Qui mi sento già a casa e voglio rilanciarmi".
Sono le parole di Andrea La Mantia, attaccante del Catanzaro in prestito dalla Spal, che a 33 anni ha accolto una nuova sfida dopo aver girovagato tra Serie A, B e C totalizzando quasi 100 gol”.
“Sono 10 anni che vengo qui perché mia moglie è catanzarese. Ho trovato una bella squadra, un bel gruppo e mi sono subito sentito integrato. È un gruppo molto unito, ma si era visto già l’anno scorso”.
Nuova sfida “Cerco di vivere ogni sfida della mia carriera come un’opportunità e cercherò affrontare anche questa al meglio dando sempre più me stesso”.
Maglia da titolare? “Sono più concentrato sulla vittoria da portare a casa che sul resto. Ci darebbe morale in più per affrontare meglio il campionato. Siamo una squadra dove c’è tanta concorrenza di giocatori forti, ma in un campionato con 5 sostituzioni ci dobbiamo sentire tutti titolari”.
Tanti gol di testa “Sì, vero, è una mia caratteristica, ma onestamente - commentando Transfermarkt - pensavo di averne realizzati più di 27 di testa in Serie B”.
Poi spiega: “Perché ho detto sì? Un po’ ha influito il fatto che mia moglie è catanzarese e poi è una piazza che non si può rifiutare. Il mio obiettivo è riconfermarmi e giocare la stagione ai miei livelli e questa è una grande opportunità nella categoria. Mi auguro che Catanzaro rappresenti una tappa felice per un mio rilancio, anche perché è una di quelle piazze che mi piace dove riesco a rendere di più”.
Sul Sütirol “La Serie B è un campionato tosto e i nostri avversari saranno duri da affrontare perché sono compatti e sanno ripartire, ma dobbiamo cercare i loro punti deboli”.
E ancora: “Abbiamo grandi margini di crescita, è una squadra con molti giocatori e non molla mai fino al Novantesimo, se va sotto cerca di recuperare. È un segnale incoraggiante e dovremmo continuare su questa strada ed essere aiutati anche dagli episodi”.
Conoscenze “Molti giocatori sono forti ma su tutti Pietro che già conoscevo come calciatore, ma non mi ero mai allenato con lui. Anche Petriccione mi fa impazzire, ma ciò che mi piace di più è l’unità della squadra”.
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