La moda come strumento di inclusione sociale. È questo il messaggio forte e chiaro emerso dall’evento organizzato dalla Uildm (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) che, domenica scorsa, ha portato a Torre di Ruggiero temi di grande attualità come il diritto all’eleganza per tutti, in particolare per le persone con disabilità. Tra gli ospiti di spicco, la dottoressa Stefania Gallo, fondatrice di “Fashion Law Italia”, la prima piattaforma italiana dedicata al diritto della moda e del lusso, che ha voluto esprimere il proprio plauso all’iniziativa, sottolineando l’importanza che un evento di tale portata si sia svolto proprio in Calabria, sua terra natale.
“Questa regione porta in sé bellezza, creatività, tanto potenziale e voglia di riscatto”, ha esordito Gallo, accendendo i riflettori su una tematica troppo spesso trascurata: rendere la moda accessibile a tutti. Durante il suo intervento, la dottoressa Gallo ha esplorato il concetto di moda inclusiva, partendo dal principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della Costituzione italiana. “Rimuovere le barriere – economiche, sociali e culturali – è un richiamo che riguarda anche il mondo della moda, per permettere alle persone con disabilità di esprimere sé stesse e partecipare pienamente alla vita sociale”, ha affermato con convinzione.
La giornata ha visto approfondimenti su come abbattere gli ostacoli che ancora oggi rendono difficile per molte persone l’accesso alla moda. Si è parlato della necessità di progettare capi di abbigliamento adattivi, inclusivi non solo nelle passerelle e campagne pubblicitarie, ma anche nei prezzi. “Troppo spesso i costi dell’abbigliamento adattivo risultano proibitivi, un problema che non può essere lasciato solo alle aziende, ma che deve trovare risposte anche nelle politiche pubbliche”, ha spiegato Stefania Gallo, sottolineando come l’inclusione sia non solo un atto di giustizia sociale, ma anche un’opportunità economica. Con 87 milioni di persone con disabilità in Europa, aprire il mercato della moda a questa fetta di popolazione significa stimolare innovazione e crescita.
Non sono mancati gli elogi alla creatività italiana, con un riferimento alle piccole realtà artigianali che stanno aprendo nuove strade per coniugare inclusione e successo commerciale. Tuttavia, Stefania Gallo ha ricordato che il percorso è ancora lungo: “Superare i pregiudizi, investire in ricerca e sviluppo e creare normative a supporto di queste iniziative sono passi indispensabili per un futuro davvero inclusivo”.
A conclusione dell’evento, Stefania Gallo ha ribadito il valore della moda come linguaggio universale che, se non accessibile a tutti, rischia di parlare solo a pochi. Un pensiero che si lega alle parole di Giorgio Armani, citate dalla relatrice: “L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare”. Un invito a costruire un mondo in cui le persone con disabilità siano ricordate non per la loro condizione, ma per la loro unicità.
Il successo dell’evento è stato possibile grazie all’impegno e alla visione di Giovanni Sestito e di tutta la sezione Uildm di Chiaravalle, che hanno saputo organizzare una manifestazione impeccabile sotto ogni aspetto. Un grande applauso per una giornata che ha saputo coniugare sensibilità, professionalità e impegno concreto verso un mondo più giusto e inclusivo.
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