La perimetrazione di Giovino e Germaneto affloscia l'aula. La politica catanzarese aspetta le Regionali

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images La perimetrazione di Giovino e Germaneto affloscia l'aula. La politica catanzarese aspetta le Regionali

  12 settembre 2019 23:39

di GABRIELE RUBINO

Le pratiche di urbanistica vanno maneggiate con cura quando finiscono in un Consiglio comunale. Blitz, confusione e difficoltà tecniche nell’interpretazione sono il terreno fertile di una guerriglia. Invece, la delibera sulla perimetrazione di Germaneto e di Giovino è passata piuttosto pacificamente. A dispetto del trailer infuocato, trasmesso per tante settimane durante la primavera, sulla tripartizione di Giovino, lo spin-off di oggi sulla perimetrazione è stato breve ed indolore. Le opposizioni erano appagate dal fatto che il centrodestra su Giovino è grossomodo rimasto sulla posizione della delibera del 2006 (giunta Olivo) che “vincola” il territorio non lasciando particolari margini a chi abbia voglia di costruire residenze (o fare cambi d’uso per residenze). La maggioranza ha mantenuto i giusti equilibri definendo anche la questione retroporto di Lido e rinviando di qualche mese decisioni più sostanziali ancorandole all’elaborazione del Piano Strutturale Comunale (Psc).

Banner

E dire che circa un anno fa, una parte della burocrazia comunale aveva deciso di fare a meno del Consiglio definendo la faccenda con una determina dirigenziale a doppia firma. Non si poteva fare perché solo l’assemblea degli eletti poteva incidere con un atto di pari rango: un’altra delibera. Con il nuovo dirigente la musica è cambiata. Quella determina dell’estate 2018 di fatto non esiste più nella memoria del Comune e si è arrivati all’epilogo di oggi. Lo ha rivendicato Sergio Costanzo che di quell’atto è stato il più strenuo oppositore, tanto da bussare ai portoni della Procura. La ratio delle determina, come quella delibera, è quella di ridurre la «discrezionalità» dei burocrati come ha ricordato con vigore, in Consiglio, l’assessore al ramo Modestina Migliaccio.

Banner

Banner

Non sono mancate le piccole grane. Se l’emendamento della minoranza aveva un filo di strumentalità proponendo una perimetrazione (e quindi una restrizione) pressoché totale, quello della maggioranza poteva scatenare una reazione a catena imponderabile. Presentato poco prima dell’inizio dell’adunata in solitario da Giuseppe Pisano è stato poi illustrato in aula con le firme della maggioranza. Il correttivo estendeva la possibilità di mettere in piedi strutture turistico ricettive, alberghi più esattamente. Alle prime rappresaglie preventive della minoranza si sono aggiunte perplessità postume nella stessa maggioranza. La pausa di riflessione con tanto di riunione supplementare e qualche chiamata da smartphone azzurri hanno consigliato di ritirare la proposta. Come contropartita è stato offerto il contentino della trasformazione del correttivo alla delibera in un meno impegnativo atto di indirizzo. Soluzione non gradita da Giuseppe Pisano che non l’ha presa bene ed ha abbandonato l’aula. Dopo aver rotto in piena estate con Officine del Sud, potrebbe presto diventare una mina vagante nel centrodestra. Nemmeno questo ha stuzzicato l’opposizione. Più che altro perché infiacchita da faide interne negli stessi gruppi. L’unitarietà non è stata mai il pezzo forte della minoranza in questa consiliatura tant’è che ad astenersi sono stati soltanto i due di Cambiavento: Fiorita e Bosco. Coppia che peraltro prossimamente affronterà un bel test di convivenza. In tutto questo Abramo ha esordito con una comunicazione in cui annunciava la proposta di una legge regionale “salva-precari” del Pugliese. Non è un abbaglio, ma un atto di impulso che ha fatto da sindaco che da tempo guarda più in là della sua città. Da Roma presto si capirà se più avanti potrà farlo in un’altra veste. Le prossime sedute avranno tutt'altra atmosfera. I giochi delle candidature delle Regionali saranno più definiti e tanti scenari cambieranno.   

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner