di GABRIELE RUBINO
Nelle prossime ore la plancia di comando del Pugliese-Ciaccio sarà sotto il controllo di Isabella Mastrobuono. La professoressa romana è rientrata nel primo giro delle nomine dei nuovi commissari straordinari (tre su otto finora, leggi la notizia) delle Asp e delle aziende ospedaliere calabresi. “Bocciata” nelle settimane scorse dal rettore dell’Umg come guida dell’ospedale universitario Mater Domini, ottiene solo, almeno per ora, l’altro nosocomio catanzarese il Pugliese-Ciaccio. Le precedenti esperienze testimoniano che Mastrobuono è dotata di un carattere piuttosto combattivo.
CACCIATA DALL’ASL DI FROSINONE, SI PRENDE LA RIVINCITA AL CONSIGLIO DI STATO- La carriera recente della docente è stata contrassegnata dalla vicenda dell’Asl di Frosinone. Incaricata come direttore generale nel gennaio del 2014 dal governatore (e commissario della sanità in Lazio) Nicola Zingaretti, Mastrobuono era stata non confermata nel novembre 2015. Ne sono seguiti il ricorso al Tar e quello finale al Consiglio di Stato che hanno dato ragione alla manager. La Regione Lazio le ha dovuto riconoscere le premialità per gli obiettivi che le si contestava di non aver raggiunto, mentre a carico dell’Asl di Frosinone è finito il residuo dello stipendio dovuto fino alla scadenza naturale del contratto (inizio 2017). Un totale di circa 250 mila euro. Inutile dire che la politica non ha particolarmente gradito.
LA PARTITA DELLA DIREZIONE DI MATER DOMINI- Il nome della professoressa figurava nell’elenco redatto da Cotticelli e Schael dei papabili commissari straordinari dotati dei poteri speciali conferiti con il Decreto Calabria. Il disegno era di investirla come commissario unico dei due ospedali di Catanzaro, per cui resta tuttora aperto il progetto di fusione nonostante la legge regionale sia stata impugnata dal governo. Senonché per entrare nella stanza della direzione della Mater Domini lo stesso provvedimento del governo gialloverde impone l’intesa fra Cotticelli e il rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro Giovambattista De Sarro. Quest’ultimo, incarnando le volontà accademiche, aveva depennato la docente dall’elenco dei graditi. L’Umg aveva proposto l’attuale dg facente funzioni Giuseppe Giuliano. Dopo l’iniziale avallo è stato, questa volta, Cotticelli a rispedire al mittente la proposta sostenendo che l’ex dirigente dell’Asp di Catanzaro non figurasse nell’elenco degli idonei. La partita sull’azienda ospedaliero universitaria sembra tuttora aperta. La struttura commissariale potrebbe tornare al piano iniziale del commissario unico rispolverando la Mastrobuono ai vertici dell’ateneo, così come De Sarro insistere per Giuliano. C’è anche una terza via, sostenuta anche alla Cittadella: il ritorno dell’ex direttore sanitario e per qualche mese commissario Caterina De Filippo. Con il secondo giro di nomine (mancano le Asp di Cosenza, Catanzaro, Vibo e l’ospedale di Reggio) se ne saprà di più.
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