La Cgil sugli annunci di nuovi tirocini da parte della Regione Calabria.
"Desta non poca perplessità l’iniziativa assunta dal Dipartimento Lavoro della Regione Calabria, volta a sollecitare i capi degli uffici giudiziari in vista di una possibile ed eventuale nuova manifestazione di interesse di altri “tirocini”.
"primo luogo perché assume carattere esclusivamente tecnico in quanto risulta palesemente assente alcuna linea politica visto che, ancora oggi, non ci risulta sia stata individuato il titolare dell’assessorato regionale al lavoro".
"Sarebbe grave ed inopportuno, proprio in assenza di un orientamento politico, definito e formalizzato, sollecitare altri tirocini come soluzione alle carenze di organico degli uffici giudiziari e del problema disoccupazione in Calabria".
"Ovviamente come CGIL non vi è alcuna intenzione di ostacolare tali percorsi, sebbene non ne ravvediamo, in linea di principio, l’utilità poiché in assenza di un percorso finalizzato e condiviso, rappresenterebbero esclusivamente un’ulteriore forma di assistenza, cosa diversa sarebbe stata se si fosse condiviso con le OO.SS. confederali e di categoria un obiettivo che per la Cgil non può che essere il contratto a tempo indeterminato, ovvero “basta con il lavoro nero nella pubblica amministrazione”.
"Questa nostra posizione, chiara e trasparente, è stata a chiare lettere ribadita dalla coordinatrice nazionale della FP CGIL Giustizia, Felicia Russo, nelle otto assemblee dei lavoratori che abbiamo tenuto a Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Lamezia Terme, ed anche con i tirocinanti".
"Ciò che ci meraviglia ancor di più è la pronta risposta di alcuni capi degli uffici giudiziari che, con tanto di nota ufficiale, hanno sollecitato il ministero a far fonte alla carenza di personale con nuove assunzioni, e come Cgil lo auspichiamo e lo chiediamo da tempo, ma anche con personale in convezione modalità invece per nulla condivisibile".
"Diventa, a questo punto, dirimente, che venga chiarito cosa si intenda per personale in convenzione se ci si riferisce a nuovo personale con contratto a tempo indeterminato, oppure determinato, la cosa è condivisibile, ma se si pensa di lasciare spazio a possibili ulteriori forme di tirocinio o di ‘”perfezionamento“’che maldestramente nascondono forme di lavoro dipendente a tutti gli effetti e pagati con un sussidio di appena 500 euro, come CGIL esprimiamo forte la nostra contrarietà".
"In questi giorni molte sigle sindacali, autonome e non, si stanno spendendo per mobilitare i tirocinanti, tirandoli dalla giacchetta in questa o in quella direzione ed è legittimo che ognuno sviluppi la sua azione sindacale come ritiene opportuno, ma se le sigle sindacali, soprattutto quelle confederali, manifestassero più unità di intenti sarebbe molto più utile alla risoluzione della vertenza".
"Dalla politica, a tutti i livelli e di tutti gli schieramenti, spesso abbiamo assistito a tutto, ed al contrario di tutto, ma è sotto gli occhi di tutti "il Bando per le assunzioni di questi ultimi mesi non bastano, e non sono per nulla sufficienti per una regione come la nostra, dove i numeri indicati sono un goccia nell’oceano (appena 52 operatori) e ciò indica la plastica rappresentazione della scarsa considerazione il Governo manifesta verso la nostra regione".
"Dal nuovo Consiglio Regionale e dalla Nuova Giunta ci aspettiamo, evidentemente, una presa di posizione in merito ed una azione seria di interlocuzione con il Governo per sanare questa evidente ed ingiusta penalizzazione".
"Riteniamo che i capi degli uffici giudiziari, forse non si sono resi conto che con ben due Corti di Appello, 10 tribunali ed annessi Uffici di Procura, di cui due sede di DDA, Tribunale e giustizia minorile, avrebbero potuto e dovuto pretendere ed osare molto di più".
"Anche alla politica calabrese, quella che siede sugli scranni romani, chiediamo uno sforzo: bipartisan, perché è sotto gli occhi di tutti che se nel territorio ricadenti nelle province di Reggio Calabria e Cosenza il fenomeno ndrangheta,, non si sta certo contrastando con chiacchiere e con dichiarazioni di principio, sta venendo fuori che anche nella zona dell’area centrale della Calabria la presenza e l'ingerenza della criminalità organizzata, in odore di mafia, sta fortemente venendo alla ribalta e ne sono testimonianza le recenti azioni investigative e giudiziarie che apprezziamo e sosteniamo".
"Come CGIL riteniamo che non basti mandare più magistrati, serve personale amministrativo, adeguatamente formato ed assunto in forma regolare e stabile, con contratto a tempo pieno ed indeterminato, cosi da non costringere ancora i lavoratori “in convenzione ed in perfezionamento", a dover elemosinare le briciole che una certa politica ogni tanto dispensa".
"La lotta alla ‘ndrangheta ed alle illegalità diffuse richiedono un impegno collettivo e sinergico delle istituzioni, ma anche personale stabile, regolare, motivato. Se si affrontasse una battaglia così importante facendo ricorso “al lavoro nero nella pubblica amministrazione “ rappresenterebbe davvero un pessimo viatico".
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