La misura prevista nella nuova ordinanza regionale riprende il piano approvato da Cotticelli e per cui il commissario Arcuri aveva affidato le deleghe ad Asp e aziende ospedaliere
23 ottobre 2020 16:22di GABRIELE RUBINO
Non solo la didattica a distanza per le scuole superiori e il coprifuoco da mezzanotte alle cinque del mattino, all'interno dell'ordinanza firmata dal presidente facente funzioni Nino Spirlì c'è una misura molto significativa sugli ospedali e sull'incremento dei posti di terapia intensiva e semi-intensiva. Un provvedimento che s'infila nel bel mezzo della polemica fra il commissario nazionale per l'emergenza Domenico Arcuri, la Regione (e in parte anche il commissario ad acta Saverio Cotticelli).
IL COLPO DI CODA DELLA REGIONE- "Si dispone che le Aziende Ospedaliere provvedano ad incrementare la dotazione di posti letto dedicati all’assistenza di pazienti affetti da COVID-19 nella misura del 20% di quanto previsto nel DCA n. 91/2020, entro 10 giorni dall’adozione della presente Ordinanza". Con un colpo di coda, è come se la Regione 'scavalcasse' la delega che invece dallo scorso 16 ottobre Arcuri aveva affidato alle aziende sanitarie provinciale e alle aziende ospedaliere calabresi (LEGGI QUI). Altra sfumatura non indifferente è che la disposizione si rivolge soltanto alle seconde, non alle Asp. E questo ricalca il pensiero del delegato regionale al Covid, Antonio Belcastro, che aveva giudicato fin troppo parcellizzato il piano di potenziamento delle intensive sui vari spoke afferenti alle Asp, preferendo concentrare gli sforzi sugli Hub come avvenuto nel corso della prima ondata.
I NUMERI- Il piano che puntava all'incremento dei posti di intensiva (+134) e quelli di semi-intensiva (+136) era stato approvato dal commissario ad acta Saverio Cotticelli con il Dca 91 di giugno, incassando l'approvazione del ministero della Salute a luglio. Tuttavia lui non ha mai voluto la delega per i lavori e Arcuri aveva detto che in caso di sanità commissariata non l'avrebbe mai conferita al presidente della Regione. Così si è scelto di andare direttamente ad Asp e aziende ospedaliere, pur dovendo precisare che l'intera procedura rischia di essere lunga, visti i cronoprogrammi da due anni (LEGGI QUI IL PIANO ARCURI PRONTO PER IL PROSSIMO VIRUS). Prendendo le tabelle delle sole aziende ospedaliere, il 20% dovrebbe equivalere a circa 18 posti in più in totale di terapie intensive (7 all'Annunziata, 3 al Pugliese-Ciaccio, 4 al Gom di Reggio Calabria e 4 a Mater Domini) e 16 di semi-intensiva (6 all'Annunziata, 3 al Pugliese, 5 al Gom di Reggio Calabria, 2 a Mater Domini). Numeri da arrotondare e che devono fare i conti con i tempi stetti di dieci giorni.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736