La riflessione di Peppino Bisantis su "Famiglia, Chiesa, Politica e Giovani".   

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Peppino Bisantis
  23 ottobre 2020 17:38

di PEPPINO BISANTIS*           

"Famiglia, Chiesa, Politica, Giovani.   

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In tutti i tempi la politica, la grande politica ha interessato la grande condotta della Chiesa e dei fedeli per le condizioni che concorrono per facilitare o compromettere la sorte delle anime. Il Concilio Vaticano II ha definito sommamente importante  impegno politico per i laici, sollecitandoli alla più  impegnativa partecipazione nelle legittime autonomie dell'iniziativa politica.  Antonio Rosmini scriveva nel suo saggio: "Ella è cosa importante, ella è cosa sacra la sorte dei popoli. Nessuna fatica adunque, nessuna meditazione profonda deve essere soverchia in una materia nella quale un solo errore decide della moralità, della dignità, della felicità di molte umane generazioni". 

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Blaise Pascal  che ci ricorda: "La religione è stata sempre contaminata da errori contrari. Ma forse mai nello stesso tempo come oggi. E se essa ne soffre di più a causa della moltiplicità degli errori, ne riceve questo vantaggio, che si distruggono reciprocamente. La fede abbraccia più verità che sembrano contraddirsi. Gesu' Cristo è un Dio a cui ci si avvicina senza orgoglio e sotto il quale ci si umilia senza disperazione.

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"Io non sono cattolico. E a rigor di termine nemmeno cristiano. Voglio dire che non seguo le massime del Vangelo e non credo nei dogmi fondamentali di esso. Ma io ho un altissima idea del cattolicasimo, e sento che se un giorno della mia vita venissi a credere che Dio si è fatto uomo per redimermi da un peccato originale, la mia vita sarebbe profondandamente cambiata". "C'è stato un tempo in cui ho carcato di credere e magari creduto di poter credere. Vedo di non aver avuto una fede per mettere ordine in me stesso. Questi, era Giuseppe Prezzolini il quale, così si esprimeva sulla Chiesa: " Se la Chiesa cerca di fare concorrenza ad altre Passioni, ad altre spinte, ad altre pulsioni politiche, si ritrova perdente: quelle potranno sempre promettere sempre più di lei. La bontà invece è una cosa che tutti hanno trascurato. Nel socialismo non si parla di bontà, si parla di diritti, nel liberalismo, non si parla di bontà, si parla di profitto. Nessuno parla di bontà. Non c'è che il cristianesimo che ne parli. E' l'unica strada oggi per la Chiesa. La bontà è della Chiesa, non c'è che lei, nessuno potrà sostituirla in questo. Dare l'esempio: le persone si convincono con l'esempio".

"Va in Paradiso anche chi non crede" ebbe a dire Papa Giovanni Paolo II. Prezzolini non credeva in Dio, ma credeva in valori fondamentali del Vangelo che conducono alla misericordia di Dio. La stoltezza dell'uomo di oggi è quella di trascurare le cose necessarie, preferendo quelle pseudo dilettevoli.  A molti giovani manca quella serenità ed allegria che devono necessariamente avere per illuminare il loro futuro.

 Chi non ha rapporti verso Dio, non ne puo' avere verso se stesso e verso gli altri. Dio ha dato all'uomo "La virtu' della dolcezza". Papa Francesco la offre a piene mani per far regnare la pace di regnare, all'anima di favorire calma e serenita', reprime l'ira, sopporta i difetti degli altri".

*Presidente C.A.S.I.S Catanzaro

                                                                                                                                                                                                         

 

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