La riflessione. Felice Caristo: "Macigno pensioni e cassa integrazione. Un'altra divaricazione tra Nord e Sud"

di FELICE CARISTO

"Adriano Giannola Presidente Svimez  sottolinea come la voce più pesante della spesa è quella delle pensioni e va valutata per quello che è.

Corretto l'argomento che si tratta di cifre ad personam ma la giustificazione delle differenze oltre alle diversità e consistenza dei percorsi di vita, per essere legittimata ( in termini rigorosi di equità) deve superare il vaglio di una precisa, individuale verifica dell'unico fatto che conta e cioè sè e di quanto il monte pensioni percepito sia inferiore pari o superiore a quello dei contributi versati da quei pensionati ( ovviamente tradotti in termini attuariali).Qui casca l'asino.

Con il passaggio dal contributivo al retributivo c'è un dscostamento territoriale sul Monte pensioni a vantaggio del Nord, specie sè consideriamo l'ingiustizia territoriale delle baby pensioni e delle pensioni di Vecchiaia o dei pasticci esplosivi che mette in campo la Quota 100, nascosta negli anfratti della spesa pensionistica.

Secondo Giannola sarebbe da territorializzare  il quanto e il dove questo debito si ripartisca prima di sottrarre le pensioni dal monte spesa a favore dei territori.

L'utilizzo dei Conti Pubblici territoriali mette in evidenza come ogni anno a favore del Nord ci sono oltre 62 miliardi di euro all'anno, Certificati sia dalla Corte dei Conti che dalla Commissione Parlamentare d'Inchiesta.

Altra Nota dolente è il Vantaggio del Centro nord delle risorse della Cassa integrazione che, per la diversità del Sistema produttivo dovrebbe essere perequato diversamente considerato che, molta Economia sommersa rischia di non incrociare alcun tipo di aiuto che, non sia di tipo indiretto".     

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