La riflessione. Felice Caristo: "Un decreto su tre non viene convertito"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images La riflessione. Felice Caristo: "Un decreto su tre non viene convertito"
Felice Caristo
  13 luglio 2020 12:27

di FELICE CARISTO 

Il  29% dei decreti attutativi previsti dal Governo non entra in vigore. Scegliamo la strada più breve per decretare d'urgenza ma poi al momento di definire le norme che dovrebbero far funzionare le leggi ci blocchiamo. Nel corso dell'attuale XVIII legislatura sono stati presi in esami provvedimenti legislativi adottati dal Governo.

Banner

Ebbene, al 6 luglio scorso, l'ultima verifica, sono scaduti ben 125 decreti attuativi dei 431 previsti, ovvero il 29%. Quasi 1 su tre. La parte del leone la fa il Decreto legge 34/20, IL Decreto Rilancio.  Uno dei più attesi, prevede misure per contrastare la crisi del Covid 19, con un eccezzionale carattere di urgenza, specie in ambito sanitario.

Banner

Ebbene, degli 87 decreti attuativi previsti 20 sono da cestinare. Siamo fuori tempo massimo, il decreto indicava una data entro la quale adottare il provvedimento avrebbe avuto un senso. Ma quella data ormai è superata. Gli effetti, i benefici, ipotizzati dal legislatore non sarebbero gli stessi. In materia fiscale siamo riusciti a far scadere 10 provvedimenti attuativi su 37 (Decreto legge 124/2019). Tre del Decreto Sisma (Decreto Legge123/2019). 8 del Decreto Sicurezza cibernetica (Decreto Legge 105/2019); 1 del Decreto Riorganizzazione dei ministeri; 15 del Decreto Milleproroghe (decreto legge 162/2019) e 52 della legge di Bilancio (legge 160/2019) e 2 del Decreto liquidità.

Banner

Il punto dolente è sempre lo stesso e non rassicura: le performances dell'amministrazione centrale dello Stato.

I provvedimenti attuativi vengono presentati per ogni singola disposizione legislativa. La ricognizione dello stato dell'arte è il risultato di un incrocio di dati tra singole amministrazioni e la conferenza dei capi di gabinetto. Dei 431 provvedimenti previsti, il 61% circa, pari a 263 provvedimenti, è previsto da decreti legge e leggi di conversione di decreti legge, il 29% (124 provvedimenti).

Circa un quarto per l'esattezza 97 provvedimenti, pari al 22,5%, deve essere adottato dal ministero per l'Economaia e la finanza; IL 9% ( 39 provvedimenti) dal ministero dell'Interno;l'8,4% da ministero dello sviluppo economico; il 7,9% dal ministero (34 provvedimenti) dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti.  A prevedere un termine,una scadenza entro la quale il decreto va, per così dire, adottato sono 198 provvedimenti,pari al 46% del totale .

Al momento però il bilancio è disarmante:i provvedimenti che hanno visto scadere  ( il loro termine di adozione son 125 contro i 73 adottati. Dal 30 maggio al 6 luglio scorso, l'esecutivo ha deliberato 2 decreti legge per fronteggiare l'emergenza e 3 disegni di legge, in totale, il 72%, ovvero 29 su 21 decreti legge, 4 sono stati abrogati e altri 4 sono confluiti in altri provvedimenti in attesa di conversione.

La geometria dei provvedimenti si disperde in linee oblique che si intrecciano e sovrappongono fino a creare un groviglio. L'esempio del Decreto Rilancio è lampante.IL 27% dei provvedimenti attuativi scaduti. Sei erano di competenza dell'Ministero dell'Economai; 3 del Ministero della Cultura; 4 del Ministero delle Infrastrutture; 1 del Ministero del Lavoro e 1 di Palazzo Chigi; 3 del Ministero dell'Interno e due dell'Agricoltura. Tutti da abrogare o da riproporre. Da rilanciare, appunto. E' inutile dire che non era questo il senso del Decreto. 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner