La riflessione/ L'ex assessore Giampaolo Mungo: "Lo Sport dopo il Covid-19"

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  01 maggio 2020 20:38

di GIAMPAOLO MUNGO*

La pandemia ha significato un brusco cambiamento di abitudini sociali. Il distanziamento ha influito pesantemente sul mondo dello sport, sia di vertice, che di base. Rinviati appuntamenti prestigiosi come le Olimpiadi, gli Europei di calcio, il Tour de France, il Giro d’Italia ed altri. Ma alla fine, la speranza è che tutto tornerà come prima. Quanta amarezza nutre il mio cuore, quanta delusione abita la mia mente, mentre mi accingo a scrivere queste righe che vogliono essere una semplice ma forte e chiara riflessione, oltre che un urlo di attenzione verso tutto il mondo dello Sport Cittadino troppo dimenticato dalle Istituzioni. Personalmente non ho mai smesso di credere e lottare con tenacia, affinché tutti i valori  positivi dello sport continuino a crescere nelle nuove generazioni. Il mondo agonistico segna il passo di fronte all’avanzata del Coronavirus. Fortemente penalizzato è sia lo sport professionistico che quello amatoriale e di base, tanto che dirigenti e istituzioni sportive hanno decretato lo stop di ogni attività in attesa di tempi migliori. Grave la ricaduta in termini economici, anche nel settore dilettante e amatoriale: palestre, campi di allenamento, centri sportivi sono tuttora chiusi;  ma ciò che non deve mai morire è il valore dell’incontro che ogni disciplina porta con sé, sia che si tratti di sport di squadra o individuale. Lo sport per i nostri ragazzi, per i nostri concittadini oltre ad essere il giusto luogo del divertimento e dello svago, deve essere la palestra dove coltivare buoni rapporti, dove far crescere i veri valori.  E in questa crescita, i nostri ragazzi devono necessariamente essere aiutati dalle istituzioni Cittadine, che particolarmente negli ultimi anni, non hanno alcuna sensibilità necessaria alla incentivazione e miglioramento della vita Sportiva nella Città di Catanzaro. I nostri giovani non hanno bisogno soltanto dei propri allenatori che hanno la responsabilità di essere veri e propri maestri ed educatori. Per far crescere i nostri ragazzi secondo i valori del rispetto, della lealtà, dell'onestà, del divertimento a prescindere dal risultato sportivo finale, non basta solo un sistema sinergico fatto di Federazioni Associazioni Sportive, ma occorre una  impiantistica sportiva all’altezza ed Istituzioni Cittadine capaci di accogliere, promuovere ed agevolare l’attività sportiva dei singoli e delle Società Sportive presenti sul territorio. Nel rapporto tra amministrazioni  Locali e  Cittadini, come nello sport, ci deve essere un po' di sano agonismo che  non deve trasformarsi in mancanza di rispetto verso le Istituzioni. Però al contempo aggiungo che, nel momento in cui i cittadini ed il mondo dello sport Cittadino, vengono messi in difficoltà, da scelte cervellotiche, inique, inconsistenti ed inutili, ebbene dinnanzi a tali argomentazioni non si può e non si deve tacere.

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Mi riferisco all’inutile  “albo comunale delle associazioni sportive",  le cui regole violano i diritti di libera partecipazione sportiva, e la cui nascita è stata scandita dall’Assessore comunale allo sport che ha improvvidamente dichiarato : “Voglio evidenziare che l’iscrizione sarà la condizione prioritaria per accedere all’eventuale concessione di patrocinio, compartecipazioni e contributi secondo le modalità e le forme previste nel relativo regolamento, nonché per la concessione in uso degli impianti sportivi nella disponibilità dell’Ente”. Tutto ciò offende e mortifica gli sforzi ed i sacrifici di tutte le Società Sportive Cittadine, che in questo tempo di pandemia da COVID 19 avrebbero voluto, e si sarebbero aspettate, annunci di aiuti economici, sgravi su ticket, concessioni di franchigie per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali, bonus da utilizzare per le prossime stagioni sportive e agonistiche. Purtroppo dobbiamo solo registrare  l’insensibilità e l’inutilità di chi dovrebbe governare lo Sport Comunale. Quella sensazione di vuoto pneumatico che è arrivata al cuore degli sportivi Catanzaresi si è materializzata con questo “albo comunale delle  associazioni sportive"  del tutto inutile. A tal proposito va sottolineato  che l’esistenza giuridica sportiva di una qualsiasi Associazione Sportiva o Associazione Sportiva Dilettantistica è già normata e certificata dal Registro Nazionale e Regionale CONI, tanto che questo semplice “censimento” rappresentato da questo pseudo “albo Comunale” non aggiunge nulla al mondo dello sport. Quando ci convinceremo che la prima regola dello sport deve valere anche per chi ci amministra ?  Non è la politica degli annunci e dell’apparire che fa la classifica, ma l’impegno costruttivo,  la voglia di giocare, la passione, il sacrificio, lo spirito di gruppo, la lealtà di servire le Istituzioni e non servirsene come una medaglia da apporsi sulla giacca. Quando capiranno i nostri governanti che lo sport è un'occasione importante e fondamentale per trasmettere ai nostri ragazzi i valori veri su cui fondare la propria esistenza. Ed un’altra occasione perduta, per il mondo dello sport Catanzarese e calabrese, è stata rappresentata dal puntuale emendamento proposto in Consiglio Regionale dall’On. Francesco Pitaro, attraverso il quale proponeva aiuti economici alle Associazione e Società Sportive. Purtroppo la insensibilità della maggioranza del Consiglio Regionale e l’indifferenza della Presidente Santelli hanno fatto sì che questa proposta non sia stata approvata. E se per ogni individuo lo Sport è una possibile fonte di miglioramento, mi auguro che i nostri governanti cittadini e regionali inizino a fare tantissimo sport.

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                                                                                                             *già assessore allo Sport del Comune di Catanzaro

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