di GIOVANNA BERGANTIN
Tutta la migliore stampa nazionale, stamattina ha rivolto la “solita” ampia attenzione riportando diligentemente lo schema della maturità che la ministra Azzolina ha rappresentato ieri alla Camera durante il question time. Anticipati termini e modi dell’esame di Stato per i tanti diciottenni del duemila e venti alle prese con il loro primo colloquio importante. Si svolgerà in presenza con la Commissione composta dai sei prof. interni più il Presidente, prevedendo però, la possibilità della videoconferenza se Coronavirus incalza.
Ma ci chiediamo tutti: come si svolgerà? Stiamo tranquilli, sarà un’oretta massimo, ma divisa in step. Ovviamente si pensa al tema della sicurezza per la salute e si riporta a fasi anche il percorso di maturità. Perciò, si assicura, avrà step – la maturità s’intende- chiari e schematici, in barba a tutte le elucubrazioni e l’immaginario collettivo che la materia ci ha riservato e ha sempre prospettato. L’esame di maturità che tradizionalmente chiude il libro dei ricordi di scuola e dei sogni adolescenziali, è avviato dal candidato con un colloquio su un elaborato nelle discipline di indirizzo, un breve testo di letteratura dell’ultimo anno e domande sulle altre materie a scelta della Commissione, su esperienza di alternanza e su Cittadinanza e Costituzione.
Non chiamateci inguaribili romantici, in tempo di coronavirus, poi. Ma di botto sono spariti i compagni di banco, spariti i viaggi d’istruzione di fine percorso, il pranzo dei cento giorni con l’abito, con le foto per l’album dei ricordi, con le musiche e i canti ironici per i professori, ma anche la notte prima degli esami e tutte le tensioni, i commenti di contorno con nessi e connessi: è veramente troppo in un colpo solo! Un po’ di amarezza per i nostri 463 mila studenti e studentesse della maturità 2019-20.
Adesso, le cose più pratiche. Aspettiamo l’ordinanza ministeriale con i protocolli di sicurezza che fissano i requisiti su dispositivi di protezione e distanze da tenere in aula e altre cose del genere, ma confidiamo nell’alta professionalità dei tanti docenti e dirigenti che costituiranno le Commissioni d’esame. Speriamo che almeno questi lascino un buon ricordo nell’album delle fotografie dei nostri ragazzi!
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