di GIOVANNA BERGANTIN
A settembre tutti a scuola, in sicurezza però. Fin qui interessati e addetti ai lavori si trovano tutti d’accordo, compresi alunni, studenti e famiglie che ravvisano la necessità di riprendersi le aule e rientrare in classe. Il distinguo è sul ‘come’ arrivare al rientro dell’anno scolastico con adeguati sistemi di sicurezza anti Covid19, per tutti.
Il problema non è da poco e La Nuova Calabria per contribuire al dibattito ha in questi mesi dato spazio e voce a dirigenti, docenti, studenti, genitori ed esperti. Adesso, però, con in mano la prima proposta che viene dai Tecnici incaricati dal Ministro dell’Istruzione, abbiamo elementi nuovi per ragionarci su. In merito si dicono critici i Sindacati e gli Studenti.
Da una parte la Ministra Azzolina dichiara che tornare a scuola “è una priorità del governo ” e bisogna “lavorare tutti insieme” , dall’altra i Dirigenti hanno una visione diversa, perché avvertono che, a dover lavorare, rimangono ‘i soliti’. La squadra, con a capo i Dirigenti, già presa tra capo e collo, dall’esperienza della didattica a distanza, ora teme di rimanere ‘in solitaria’ con le proprie scelte organizzative, responsabilità, relazioni e rapporti non sempre idilliaci con Enti e altre Istituzioni locali. Insomma, vien da pensare che tradurre in realtà le disposizioni cartacee di tanti Esperti e Tecnici non sarà così scontato perché dal dire al fare ce ne passa sempre tanto, soprattutto in contesti scolastici molto diversi tra loro.
Ma non è da qui che vogliamo partire, bensì dal testo del documento con le misure di rientro post Covid, finalmente consegnato alla Ministra dell’Istruzione dal Comitato tecnico scientifico guidato dall’ex rettore di Siena, Patrizio Bianchi. Lucia Azzolina lo presenta come “la cornice in cui inserire il piano complessivo di riapertura: poche semplici regole, soluzioni realizzabili che ci permetteranno di tornare tra i banchi in sicurezza” e aggiunge, per tirare le somme, “A questo documento si unirà quello del Comitato di esperti del Ministero dell’Istruzione che offrirà ulteriori spunti che guardano alla ripresa di settembre”.
Ma vediamo quali sono le indicazioni, dopo quelle per gli esami di maturità, che aprono le porte delle nostre scuole. Cosa indicano i nostri esperti della Fase 2 si debba fare per “la Scuola che riparte”? Ci sono i presupposti per attuare le indicazioni nelle nostre realtà scolastiche? Ai Dirigenti scolastici l’ardua risposta!
DOCUMENTO TECNICO SULL'IPOTESI DI RIMODULAZIONE DELLE MISURE CONTENITIVE NEL SETTORE SCOLASTICO
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