La storia della democrazia italiana. La riflessione di Peppino Bisantis

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Peppino Bisantis
  14 aprile 2021 18:50

di PEPPINO BISANTIS*

"Nel lontano 1960-61, negli anni di pieno boom economico, avanti la congiuntura del'64. Sulle prospettive politiche, parlò chiaramente dell'avvento del comunismo in Italia, precisando che passerà per l'Italia, ma, non farà corso come in Russia. Il 10 Agosto 1955... “svelerà il perché”

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1946 -2021...75° anno di Democrazia in Italia; 14 aprile 1945 Alcide De Gasperi è incaricato da Umberto II di formare il nuovo Governo. L'Italia è in pezzi, il reddito nazionale è sceso a 71,5 miliardi, i disoccupati sono più di due milioni, le perdite industriali sui 450 miliardi, il 35% in meno di energia elettrica. Per De Gasperi e la DC l'incarico Ministeriale pur nella gravità del momento è la conclusione logica di fedeltà alla risoluzione di questi gravissimi problemi. Per risolverli, diceva De Gasperi vi sono vari metodi, quello della forza e quello dell'intrigo, quello dell'onestà, quello della fermezza. Erano i tempi peggiori della nostra vita nazionale.

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Roma era stata liberata da poco e viveva ancora il momento euforico della ritrovata libertà, i partiti si organizzavano senza fatica. Era il momento dei grandi progetti e delle grandi idee. Quella di De Gasperi si ritenne Il capolavoro di un grande stratega "il governo con le sinistre". L'esistenza accanto al PSI al PCI e al Partito Repubblicano, fu un Governo che è passato alla storia come quello del tripartito, nonostante fosse a quattro. Le sinistre facevano il doppio gioco, solidali con il governo al Consiglio dei ministri, forze di opposizione radicate nel paese contestando persino l'amnistia che portava la firma  di Palmiro Togliatti- Le sinistre testimoniavano a poco tempo della conclusione della guerra e della lotta di liberazione, facevano vivere una inquietudine estremamente pericolosa. l'Avanti del 27 Ottobre 1946 indica ai democratici cristiani il punto di rottura con la DC.

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Nel mentre De Gasperi si trovava in America per vedere di trarre fuori l'Italia dal suo pauroso isolamento internazionale. Pietro Nenni invia un telegramma che gli annunciava le sue dimissioni, contemporaneamente si dimettevano tre Ministri Socialisti, Il 18 Gennaio anche il Partito Repubblicano dichiarava che non era piu' perseguibile la collaborazione di Governo. Rientrato dall'America De Gasperi prese atto della situazione rassegnando così le dimissioni dell'intero Gabinetto. il 2 febbraio nasce il terzo Ministero De Gasperi, formato da Democristiani, socialisti e comunisti con la partecipazione di due tecnici a titolo personale: Sforza (esteri) e Gasparotto ( difesa ) Pur nella distribuzione omogenea per la distribuzione dei portafogli il Governo durò meno di 4 mesi. Il viaggio in America di De Gasperi aveva detto a sufficienza che le Sinistre non erano d'accordo sugli aiuti Americani, anche se erano gli unici possibili. giunti ad una nuova crisi di Governo. L'Unità aveva dichiarato che il Presidente del Consiglio che d'ora in poi avrebbe parlato a titolo personale e non più nelle vesti di Capo di Governo. Sin dal 1942 De Gasperi aveva preso contatto con altri gruppi antifascisti, e tutti facevano capo all'On. Ivanoe Bonomi De Gasperi nutrì perplessità nell'associare il suo partito a quello dei Comunisti, ma la necessaria unità imponeva alcuni sacrifici tattici, ma questo servì a conoscere in profondità l'avversario del domani.                 

De Gasperi Il 13 Maggio si recò a Montecitorio per annunciare che il Governo si sarebbe dimesso. Fu la crisi più difficile del dopo Guerra. De Nicola diede prima l'incarico a Nitti poi a Orlando i due dovettero cedere vista l'impossibilità di trovare una larga concentrazione. Toccò nuovamente a De Gasperi a dipanare la matassa. Destra e sinistra impedivano ogni possibilità di formare una maggioranza, non c'era che imboccare la strasa del Mono colore con la partecipazione di alcuni tecnici a titolo personale. Entrano così Sforza agli Esteri Repubblicano ed Einaudi Liberale Vicepresidente del Consiglio e di direzione della politica economica. Vi è anche la partecipazione di Saragat PSLI e il Repubblicano Pacciardi rischiarandosi così la situazione interna. De Gasperi ha preso la strada della “collaborazione democratica” si urlò da sinistra, alla discriminazione antidemocratica e il Governo fu' definito nella propaganda, come “ Il Governo Nero”. Nella strategia De Gasperiana c'era in realtà una discriminazione. Questa: La collaborazione di Governo è utile e possibile soltanto con le forze di libertà che accettano e sono portatrici di quei valori libertari e di quelle istituzioni democratiche che furono la molla della battaglia antifascista. La situazione internazionale e quella interna diceva che era giunto il momento di una grande scelta: quella fra una concezione democratica dello stato e una concezione sovietica stalinista. Nell'ottobre del 47 si era costituito il Cominform, che sotto altra sigla era il ritorno al vecchio Comintern.

La Terza internazionale attraverso cui il Governo Sovietico e Stalin aveva dettato la legge all'intero movimento comunista mondiale. Intanto Togliatti ministro della Giustizia forma una Corte d'Assise straordinaria che emise sentenze severe e parecchie condanne a morte. Papa Pio XII interviene per domandare la grazia per questi condannati. La ottiene senza difficoltà e Togliatti stesso si inchina. Ciò che ostacola grandemente la ripresa economica della nazione è  l'opposizione  del Blocco Popolare al Governo De Gasperi che   attizza il malcontento i un popolo stanco per la guerra e le restrizioni persistenti De Gasperi pieno di quel fermento di fraternità evangelica, col culto del diritto, di verità e di giustizia, col ritenere la famiglia pilastro della società  Il rispetto assoluto per gli avversari. L'atteggiamento verso i giovani: Quando penso a voi sento crescere la speranza e la fede divenir certezza. L'Italia risorgerà e sarà un Italia Libera, pacifica e consapevole! Iddio ci aiuti ritenendo la politica come azione cristiana. evangelica fu grazie a questi valori che l'Italia pacifica e consapevole,  proletaria fra i ricchi. costruita da uomini come De Gasperi, Spataro, Scelba, Gonella, Mattarella, Segni, Gronchi Fanfani, La Pira affiancati dai giovani Andreotti e Mattei al governo della "Prima Repubblica". L'Italia  visse il più grande momento economico , morale di pace e spiritualità che prima mai aveva vissuto.

Lo Stato  democratico tutelerà la moralità, proteggerà l'integrità della famiglia e coadiuverà i genitori ella loro missione di educare cristianamente le nuove generazioni. Ponendo "l'integrità della famiglia" alla base  del primo programma democristiano: "La Costituzione difese l'unità morale, giuridica ed economica della famiglia consolidando questo istituto esposto a gravi pericoli di diroccamento". La campagna elettorale per il voto del 18 APRILE 1948 vide il colpo di stato in Cecoslovacchia e con esso finite tutte le illusioni, se ce ne erano ancora di un partito comunista rispettoso delle regole del giuoco democratico. Estremamente significativo il caso Terraccini. L'allora Presidente della Costituente succeduto a Saragat dopo la scissione del PSIUP, auspicò in un intervista un incontro tra Stalin e Truman per dirimere le controversie sorte. Il PCI reagì sicuramente, perchè si mettevano così sullo stesso piano, la politica dell'URSS e quella degli USA. La Direzione del PCI dichiarò che le opinioni espresse dal compagno Terraccini, possono soltanto servire a disorientare le masse lavoratrici nella lotta che esse debbono condurre per la difesa della pace contro i provocatori di guerra imperialistici.

L'Europa si stava dividendo secondo ideologie che non lasciavano  spazio a vie intermedie. 14 Aprile 1946 I risultati del Congresso democristiano esprimono l'orientamento della DC a favore della scelta Repubblicana. Le elezioni politiche del 1948 (le Prime dopo la liberazione). Opponeva la Democrazia ai socialcomunisti di Togliatti e Nenni che rifiutavano l'adesione dell'Italia al Piano Marshall ritenendolo come una minaccia all'indipendenza nazionale, una trappola dell'imperialismo Americano mentre il Governo vi vedeva un mezzo insperato per uscire dalla miseria e stringere un’alleanza ad un tempo economica e politica con gli Stati Uniti da una parte e dall'altra con gli  stati europei che beneficiarono degli stessi vantaggi. Per screditare questi accordi il Blocco Popolare sui giornali e nei comizi Presentavano la Democrazia Cristiana di De Gasperi come “servo degli americani, despota, venduta al capitalismo “.

Il suo governo era quello dello straniero, della miseria, della reazione, della guerra e naturalmente, egli era al servizio del Vaticano e si arrivava a trattarlo da fascista! Combatte' muro contro muro. La scelta di libertà che ebbe in De Gasperi il protagonista maggiore Da un lato un sistema democratico come era stato scritto nella Costituzione dall'altro lato un sistema Marxsita- Leninista- Stalinista che avrebbe attuato un sistema senza libertà di popolo e di religione che allarmò Papa Pio XII   il quale aveva dichiarato del feroce contrasto ideologico pci, dc che mascherava  inveterati rancori e rivendicazioni.. La lotta al comunismo, rivisto nello spirito dell'alto insegnamento di Pio XII e di Padre Pio, come una teoria satanica negatrice di Dio e della sua creatura prediletta l'uomo. Chiamato a decidere del suo avvenire democratico, il popolo italiano rispose quasi con un non aspettato plebiscito. La DC ottenne 306 deputati alla Camera (la maggioranza assoluta) contro i 207 che aveva avuto alla Costituente il Fronte Popolare ( comunisti e socialisti) ne ottennero 184 contro i 114  i socialisti". PRIMA PARTE

*Presidente Associazione C.A.S.I.S. Catanzaro 

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