La strage di Piazza Fontana 50 anni dopo. Mercoledì il ricordo dell'Anpi al Caffè delle Arti di Catanzaro

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La locandina dell'Anpi
  06 dicembre 2019 11:53

Il prossimo 12 dicembre sarà il cinquantesimo anniversario della strage di Piazza Fontana. Alle 16.37 di quel giorno un ordigno dotato di particolare potenza distruttiva scoppiava nella Banca nazionale dell’agricoltura in pieno centro a Milano. Subito dopo la deflagrazione si contarono 14 morti e ottantasette feriti. Altre due persone morirono entro il 12 gennaio portando a 16 il numero delle vittime. Alcuni giorni prima si poteva leggere sul The Observer : “Un gruppo di elementi di estrema destra e di ufficiali sta tramando in Italia un colpo di Stato militare”. Notizia sottovalutata e non presa in considerazione. Per questo il Comitato provinciale dell’ANPI vuole ricordare la data del 12 dicembre interrogandosi sul prima, il dopo e su cosa resta da fare dopo Piazza Fontana a cinquant’anni di distanza. La Storia e la Memoria prima di tutto, unitamente al ricordo delle persone morte e ferite. Per questo la manifestazione si aprirà con la lettura di un messaggio di Carlo Arnoldi, che è presidente dell’associazione familiari delle vittime di piazza Fontana; aveva 15 anni quando suo padre rimase ucciso a 42 anni nell’attentato.

Ci saranno oltre al presidente dell’ANPI Mario Vallone l’ex sindaco di Rosarno Giuseppe Lavorato che all’epoca della strategia della tensione era dirigente del Partito Comunista. Racconterà il clima terribile di quegli anni culminati con le bombe ai treni e altri attentati. Lo scrittore Fabio Cuzzola particolarmente impegnato nella ricostruzione storica di quel periodo - basti ricordare il suo prezioso libro “Cinque anarchici del Sud: una storia negata”- darà vita ad un reading insieme al musicista Danilo Gatto.

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La presenza della giovanissima Janine Sinopoli della Consulta studentesca servirà per interrogarsi su quanto la memoria di quel tragico evento riesca a coinvolgere le nuove generazioni. Ancora oggi molte cose sono da spiegare, ma molte sono ormai chiare, e molto è stato fatto proprio nel processo di Catanzaro quando il giudice Scuteri, dopo tantissime udienze, riuscì ad assolvere tutti gli anarchici ingiustamente coinvolti condannando invece gli esponenti di Ordine Nuovo, oltre a rimarcare le responsabilità di vari apparati dello stato. Ricordare, conoscere per non dimenticare, questo è l’obiettivo dell’appuntamento promosso dall’ANPI  per l’11 dicembre alle 17.30 al Caffè delle Arti in via Fontana Vecchia a Catanzaro. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

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