La Torre d’Argento di Affidato ai finalisti del Premio Caccuri

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I premiati

Vince Gad Lerner, ex equo Maggioni, Sallusti e Sangiuliano

  13 agosto 2025 10:33

La Torre d’Argento di Affidato ai finalisti del Premio Caccuri

Vince Gad Lerner, ex equo Maggioni, Sallusti e Sangiuliano

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Con una serata di grande intensità emotiva e un parterre d’eccezione, si è conclusa la XIV edizione del Premio Letterario Caccuri, che ogni anno trasforma il borgo della Presila in un palcoscenico nazionale per la saggistica, la letteratura, il giornalismo e il dibattito culturale. L’evento, presieduto da Adolfo Barone e dal vicepresidente del Premio e dell’accademia dei Caccuriani Olimpio Tallarico, viene considerato uno dei contest di saggistica più importanti d’Italia. A vincere l’edizione 2025 è stato Gad Lerner con il saggio “Gaza. Odio e amore per Israele” (Feltrinelli), un’opera capace di intrecciare esperienza personale, analisi storica e riflessione geopolitica su uno dei conflitti più complessi e dolorosi del nostro tempo.

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Al secondo posto, a pari merito, gli altri tre titoli finalisti: "Spettri" di Monica Maggioni (Longanesi), "L'Eresia liberale" di Alessandro Sallusti (Rizzoli) e "Trump. Vita di un presidente contro tutti" di Gennaro Sangiuliano (Mondadori), che si sono distinti per la qualità delle loro opere e per il contributo al confronto culturale. Come da tradizione, tutti e quattro i finalisti sono stati insigniti della “Torre d’Argento”, l’iconica scultura realizzata dal maestro orafo Michele Affidato. L'opera riproduce la torre del castello del VI secolo, simbolo identificativo del borgo crotonese.  La scultura del maestro orafo non è stata, però, consegnata soltanto agli autori in gara, ma, nel corso delle serate, ha premiato anche alcune eccellenze del panorama culturale calabrese e nazionale: l’antropologo e scrittore Vito Teti, lo storico dell’arte e divulgatore Jacopo Veneziani, il giornalista Piero Marrazzo.

Nel corso della manifestazione è stata conferita la “Colonna d’Oro”, altra creazione di Michele Affidato, a Giordano Bruno Guerri, Presidente delle giurie del Premio. Con la sua eleganza e il suo valore simbolico, la “Torre d’Argento” non rappresenta soltanto un riconoscimento artistico, ma un segno tangibile di un impegno condiviso tra gli organizzatori, l’Accademia dei Caccuriani e tutti i volontari, per la cura e la dedizione con cui rendono possibile questa straordinaria manifestazione. Il legame di Michele Affidato con il Premio Caccuri va ben oltre la realizzazione della scultura: l’artista, da anni, è parte attiva nella promozione dei valori che l’evento incarna, in un impegno che si traduce non solo in arte, ma in partecipazione concreta.

Una presenza che testimonia una visione in cui l’arte diventa strumento di dialogo, coesione sociale e riscatto civile. Tra i tanti eventi all’interno del ricco calendario di incontri, si è svolto il talk: “Nuove prospettive dalla Provincia di Crotone”, che ha visto la partecipazione di Monsignor Alberto Torriani, Arcivescovo di Crotone-Santa Severina; Domenico Guarascio, Procuratore della Repubblica di Crotone; lo scultore Antonio Affidato e Marco Roncalli in veste di vaticanista. Un dialogo intenso tra arte, fede e giustizia, volto a raccontare le sfide, le risorse e le opportunità di un territorio che chiede di essere conosciuto e valorizzato. Numerosi i personaggi del mondo della cultura, del giornalismo, e della musica che hanno arricchito le serate, tra i tanti: Mimmo Calopresti, Adriana Pannitteri, Marino Bertoletti, Andrea Di Consoli, Antonella Viola, Annalisa Insardà, Enzo Avitabile, I Cugini di Campagna, Morgan e Paolo Ruffini.

E ancora, la presenza del Procuratore di Napoli Nicola Gratteri che ha presentato il suo libro “Senza scorciatoie. Una storia per dire no alle ingiustizie” (Mondadori), che ha dialogato con Massimo Razzi, giornalista Rai. Il Premio Letterario Caccuri si conferma, così, come uno degli appuntamenti culturali più prestigiosi d’Italia, capace di unire l’eccellenza letteraria a un messaggio di forte valenza sociale. “Per me è un onore accompagnare da diversi anni il Premio con la Torre d’Argento, - commenta il maestro Affidato - segno tangibile di una comunità che crede nella cultura come valore fondante. Caccuri non è solo un borgo: è un simbolo. Un luogo dove l’arte e la parola si danno appuntamento, ogni anno, per scrivere insieme una nuova pagina di storia”.

 

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