"Abbiamo ascoltato tramite i mezzi di informazione, l’intervento del Presidente dell’OPI (Ordine delle Professioni Infermieristiche) di Cosenza, Fausto Sposato, durante il quale si è espresso in merito alle assunzioni nel settore Sanità, autorizzate dal Commissario di Governo, con il DCA n° 135 e, rispetto alle quali, ne condividiamo la puntuale ed esaustiva analisi. Il Presidente dell’OPI evidenzia, con particolare attenzione, che un numero cospicuo di infermieri e figure di supporto erano stati individuati dai precedenti DCA emanati dal Commissario Scura, il cui numero era sicuramente maggiore delle 429 unità autorizzate con il DCA ultimo". E' quanto afferma il segretario generale calabrese della UIL FPL Elio Bartoletti
Per essere chiari, non contestiamo certamente le poche autorizzazioni che le aziende hanno ricevuto, ben vengano, ma, se si vuole portare la Sanità calabrese ad essere competitiva con le altre Regioni ci vuole ben altro.
"È dal 07 Dicembre del 2018, data dell’insediamento del Gen. Cotticelli, verso il quale le Organizzazioni Sindacali avevano riposto grande fiducia, che si attendevano interventi mirati che potessero portare finalmente al rilancio della Sanità in Calabria, ad oggi però registriamo solo tanta delusione. I pochi provvedimenti adottati vanno tutti in direzioni opposte rispetto alle necessità di cui si ha bisogno, inoltre manca un piano organizzativo che ci faccia capire quale modello di Sanità il Commissario vorrebbe proporre ai cittadini calabresi. Oggi assistiamo ad un dibattito sterile dove si alimentano contrapposizioni tra i lavoratori che non trovano soluzioni ai propri problemi, incrementando uno stato confusione che già regna sovrana", ha proseguito Bartoletti.
"Non capiamo come mai, seppure più volte sollecitato, il Commissario non apra il confronto con le Organizzazioni Sindacali, per discutere ed approvare le Linee Guida regionali previste da CCNL vigente. Non capiamo come mai trascuri il mondo delle Professioni Sanitarie, che allo stato attuale sono abbandonate a se stesse, senza la guida professionale per come recita il CCNL di riferimento, disponendo immediatamente i bandi per il riconoscimento delle Funzioni Organizzative. Ragion per cui - prosegue Bartoletti- auspichiamo che si cominci a discutere sulla centralità delle Professioni Sanitarie nella Sanità, in quanto esse si inseriscono a pieno nell’ambito dell’assistenza e di cui i cittadini ne sentono maggiormente bisogno. Realizzare ciò rappresenta la vera urgenza e per giungere a tale scopo non si escluda l’eventualità di creare un Dipartimento ad hoc per le Professioni Sanitarie che adotti un modello organizzativo per ragioni in termini di programmazione".
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