«Sono qui come cittadino e presidente dell’Associazione Solidarietà e Partecipazione, insieme a centinaia e centinaia di altri nostri concittadini, per rivendicare il diritto fondamentale alla salute». Questo uno dei passaggi del Consigliere regionale e Segretario Questore, Ferdinando Laghi, che è intervenuto nel corso della fiaccolata a difesa dell’ospedale di Castrovillari.
«Da tempo – ha sottolineato – l’ospedale di Castrovillari è sotto attacco da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza. Negli ultimi periodi abbiamo assistito a colpi durissimi inferti a servizi essenziali come la Cardiologia, l’Emodinamica, fino alla sostituzione del sistema informatico, che ha provocato e continua a provocare pesanti e negative ripercussione cliniche a carico di tutte le Unità Operative dello spoke».
Il consigliere regionale ha sottolineato come risultati positivi siano stati comunque ottenuti, proprio grazie alla mobilitazione popolare. «Qualche segnale di miglioramento è giunto, e mi riferisco all’aumento del numero dei medici cubani, al mantenimento della Divisione di Broncopneumologia, al ritorno dell’Oncologia a Unità Operativa Complessa, alla nomina di alcuni primari. Risultati ancora insufficienti, ma di cui bisogna prendere atto, che non sono arrivati per caso, ma che sono stati promossi e supportati proprio dalla costante determinazione con la quale il Comitato delle Associazioni – attualmente AVO, AVIS, AFD, Medici Cattolici, Isde Medici per l’Ambiente, Solidarietà e Partecipazione - e i cittadini hanno contribuito concretamente al loro raggiungimento, scendendo fisicamente in piazza, con sit-in. mobilitazioni e manifestazioni di vario genere».
«Quando i cittadini si fanno sentire – ha aggiunto il consigliere regionale –, quando pretendono ciò che spetta loro, le istituzioni sono obbligate ad ascoltarne il grido di dolore e a ben valutare gli allarmi lanciati dai territori. Sono momenti di partecipazione altamente democratica che si pongono come pietra angolare nella costruzione dei diritti delle popolazioni. Il livello di rappresentanza istituzionale è fondamentale, ma consegue il massimo dei risultati quando si basa su una forte mobilitazione popolare».
«La difesa dell’ospedale di Castrovillari – ha concluso Ferdinando Laghi – non è una battaglia di parte, ma una lotta per il diritto alla salute di un intero territorio – Pollino, Esaro, Sibaritide-, che non può essere marginalizzato né tantomeno sacrificato».