L'ospedale di Lamezia Terme
09 luglio 2019 17:58LAMEZIA TERME - «Ci schieriamo apertamente dalla parte dei 29 infermieri ed operatori socio sanitari precari dell’Asp di Catanzaro ma in servizio a Lamezia Terme, che si sono visti interrompere il contratto lo scorso 30 giugno».
Non usa mezzi termini a difesa dei lavoratori dell'Asp, l'ex consigliere comunale del Movimento territorio e lavoro, Massimo Cristiano. «Un caso - sottolinea - più unico che raro, visto che nelle altre Asp provinciali sono stati regolarmente prorogati tutti i contratti analoghi. La motivazione al quanto bizzarra, ovvero la Direzione Generale di Catanzaro non avrebbe le risorse economiche necessarie per il rinnovo dei contratti anche a seguito dell’assunzione di altro personale. A pagarne le spese quindi sono i precari lametini, infermieri, operatori socio assistenziali e tecnici di laboratorio di centro trasfusionale. Tutto ciò dopo che gli stessi avevano strappato al commissario Cotticelli un incontro proprio per oggi 9 luglio, rinviato adesso al 18 luglio.
In tale data, infatti, è prevista l’ennesima riunione a Roma del cosiddetto “Tavolo Adduce” che dovrà ancora una volta verificare i conti della sanità calabrese. Nel frattempo la struttura commissariale avrebbe comunicato ufficialmente a tutte le Asp il blocco di tutte le assunzioni e dei rinnovi contrattuali fino all’esito della riunione nella capitale. L'auspicio è quello che si possa mettere, una volta per tutte, la parola fine all'emergenza Sanità in Calabria ed in particolare a Lamezia.
Attendiamo fiduciosi novità dai tavoli romani, diversamente siamo pronti anche alla mobilitazione. Mandare a casa 29 persone sarebbe un atto gravissimo, devastante sia dal punto di vista sociale che per l'ospedale di Lamezia Terme dove tutto il personale è costretto ad operare sotto organico, ma allo stesso tempo con grande professionalità per coprire un utenza pari a 150.000 persone. Chiediamo, quindi - conclude Cristiano - al Governatore Oliverio, al direttore generale Belcastro, al Commissario Cotticelli e a tutte le parti in causa di lavorare sinergicamente, per superare in maniera positiva questa incresciosa vicenda prorogando i contratti in essere».
(A.C.)
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