"Quanto si continua a infierire sugli alberi ci impone una linea di condotta che tenda a bloccare il taglio di numerose alberature in apparente buona salute nell’area lametina .
Nonostante le numerose rimostranze che provengono da numerosi cittadini,comitati ed associazioni (noi più volte stiamo prendendo posizione) gli abbattimenti e il taglio sconsiderato continuano.
Lo scempio perpetrato diventa occasione per fare appello alle competenti Istituzioni (Soprintendenza e Comune) perché sia attentamente considerata l’opportunità di proteggere le aree verdi .Senza gli alberi non c'è vita.
“Negli ultimi anni, la gestione del patrimonio arboreo di Lamezia Terme è stata caratterizzata da interventi drastici che hanno portato alla progressiva riduzione delle aree verdi cittadine. Il recente abbattimento di alberi senza un apparente piano di ripiantumazione e senza una manutenzione adeguata sta generando un diffuso malcontento tra i cittadini e le associazioni ambientaliste. Questo perché l’impressione che si ha è che tutto avviene senza un piano di recupero del verde e nonostante le direttive del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio che già da tempo danno indicazioni precise per la pianificazione e gestione sostenibile del verde urbano.
Come Italia Nostra vorremmo chiarire un punto fondamentale: non ci opponiamo per principio all’abbattimento di alberi che rappresentano un pericolo per la sicurezza pubblica. È ovvio che un albero instabile, fragile o compromesso strutturalmente debba essere rimosso per evitare incidenti o pericoli per i cittadini. Ciò che però ci lascia perplessi e preoccupati è la costante inadempienza dell’amministrazione comunale nell’applicare le linee guida nazionali che prevedono la cura e la manutenzione degli alberi esistenti, oltre alla loro sostituzione con nuove piantumazioni . La domanda che rivolgiamo all’amministrazione comunale è semplice: perché gli alberi della città sono così fragili e a rischio di caduta? La risposta sembra essere altrettanto semplice ed evidente: negli ultimi anni la cura e la manutenzione del verde urbano sono state pressoché inesistenti. Le potature, quando effettuate, sono state spesso violente, invasive o eseguite nei periodi sbagliati compromettendo la salute delle piante. Peraltro non sembra sia mai stato realizzato né un adeguato censimento arboreo e né un sistema di monitoraggio strutturato per come richiesto dalle direttive ministeriale.
La violenza delle potature è denunciata da tantissimi soggetti ma la sordità regna sovrana.
Sarà il caso di fare intervenire l'autorità giudiziaria?"
Giuseppe Gigliotti
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