Il vincitore di "Amici di Maria De Filippi" si dice emozionato alla vigilia del suo concerto allo Stadio D'Ippolito di Lamezia Terme, sua città d'origine
22 agosto 2022 18:51di FILIPPO COPPOLETTA
Capelli scomposti, smalto nero sulle unghie e occhiali da sole bianchi. Tratti inconfondibili di un giovanissimo artista calabrese, lametino per precisione, che negli ultimi mesi è riuscito in una grande impresa che ha aperto per lui un percorso verso il successo che merita. Stiamo parlando di Luigi Strangis, 21 anni, originario di Lamezia Terme e incoronato vincitore della 21ª edizione del più noto talent tv "Amici di Maria De Filippi".
Il 15 maggio scorso, il cantautore ha vissuto una delle emozioni più forti della sua neonata carriera artistica. Sulla sua testa sono volati migliaia di coriandoli dorati al suono di We Are The Champions e un lungo abbraccio con la regina di Canale5 ha riconosciuto a Strangis il merito di un grande talento. Polistrumentista, la sua strada nel mondo della musica si apre da giovanissimo. A soli 6 anni inizia a suonare la chitarra, mentre oggi suona brillantemente anche pianoforte, batteria, percussioni e contrabbasso. Dall'età di 15 anni autoproduce i suoi pezzi. Un grande talento che professori, giudici e pubblico ha riconosciuto nel corso di Amici fino a portarlo al trionfo.
A distanza di pochi mesi dall'avvenimento, Luigi torna a casa. Torna nella sua Lamezia per un concerto emozionante sotto molteplici aspetti. Il prossimo 25 agosto, allo Stadio D'Ippolito della città, Luigi incontrerà la sua "famiglia", la sua gente, chi ha creduto in lui sin dall'inizio. «Tutte le date del tour sono importanti ed emozionanti - ci dice Luigi durante una round table - ma Lamezia è casa e c'è quel calore in più. Sto cercando di dare a Lamezia quello che Lamezia ha dato a me».
Una data di rilievo, dunque, che si inserisce nel primo tour del cantautore lametino. Tour iniziato il 17 agosto a Porto Recanati e che si chiuderà a Novembre con due importanti date a Milano e Roma. «Il live è qualcosa di totalmente differente rispetto al dover registrare un pezzo nello studio - risponde Luigi alla nostra domanda - C’è un vero e proprio contatto, stai facendo un tuo spettacolo, sei tu a gestire il pubblico. Io vivrei solo di live - aggiunge - è la cosa più bella, una grande emozione, un continuo dai e ricevi. Non vedevo l’ora arrivasse questo momento. È fantastico».
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