Lamezia Terme, "Blu Express": rubavano e rivendevano il Viagra

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Lamezia Terme, la conferenza stampa dell'operazione Blu Express
  26 luglio 2019 13:01

di ANTONIO CANNONE

LAMEZIA TERME - Avevano messo su una vera e propria associazione dedita al furto e alla ricettazione di specialità medicinali ad uso umano, soprattutto Viagra. Ma sono stati individuati e tratti  in arresto dai Nas di Napoli e Catanzaro, in collaborazione col Gruppo carabinieri di  Lamezia Terme al termine di lunghe e articolate indagini compiute prevalentemente da  intercettazioni telefoniche e ambientali.
Agli arresti domiciliari sono finiti, Luigi Strangis, Domenico Butera e Antonio  Bonsignore di Lamezia Terme. L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip  Sonni su richiesta della procura lametina (sostituto Giuseppe Falcone). I dettagli
dell'operazione in codice "Blu Express", sono stati illustrati dal procuratore capo,  Salvatore Curcio alla presenza del colonnello Massimo Ribaudo del Gruppo di Lamezia,  dal colonnello Vincenzo Maresca del Nas di Napoli e dal colonnello Nas di Catanzaro,  Domenico Pizzurro. "un'operazione - ha esordito il procuratore Curcio - di tela della  salute pubblica giacché anche di questo si interessa la procura, grazie al lavoro svolto  dai carabinieri che hanno smantellato questa organizzazione". Indagine partita dal 2016  con molti decreti di perquisizione tra le province di Catanzaro e Reggio Calabria,  anche presso farmacie, depositi e palestre. "Indagini - è stato sottolineato in conferenza - che hanno consentito di accertare che il sodalizio criminale era composto
da corrieri di farmaci, magazzinieri di depositi e farmacisti". Deferiti in stato di  libertà ulteriori 10 soggetti.
Attraverso una collaudata organizzazione permeata da  complicità e stretta collusione, l'associazione, trafugava medicinali (tra cui quelli  per la cura della disfunzione erettile come il Viagra, nonché alcuni ad azione dopante  illecitamente impiegati in ambito sportivo) che venivano successivamente rinvenuti sul  mercato clandestino. I furti e le appropriazioni indebite avvenivano, secondo quanto  emerso dalle indagini, grazie alla complicità di alcuni insospettabili magazzinieri che  materialmente facevano sparire interi colli di medicine; ad opera dei corrieri  compiacenti i quali omettevano la consegna dei farmaci più appetibili presso le farmaci  destinatari. Quindi, successivamente, l'organizzazione attraverso una vera e propria  rete di "spaccio" creata per accontentare la richiesta dei consumatori della zona,  procedeva a vendere clandestinamente la refurtiva. Sequestrate oltre 10.000 confezioni  di farmaci. Sequestrata la farmacia Palmieri di Maida, mentre da segnalare, come riferito dal procuratore Curcio il fatto che all’interno dell’indagine si sia scoperto anche "il tentativo di far chiudere la farmacia dei Due Mari tramite un millantato credito da parte di Strangis, che vantava la conoscenza fittizia del procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri e dei vertici dell’Asp di Catanzaro nell’ambito delle querelle tra le due farmacie del territorio, assicurando la possibilità di intervenire sulle controversie amministrative, il cui esito affliggeva la farmacia in questione".

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