"Quanto emergendo presso il Tribunale di Lamezia, circa il lavoro di controllo e riconteggio dei voti attraverso i verbali redatti dai presidenti di seggio, pone una serie di interrogativi alquanto seri e delicati. Non mettiamo in dubbio la chiara volontà di voto circa l'elezione a Sindaco, ma per quanto attiene ai voti di lista, finalizzati all'attribuzione dei seggi in Consiglio comunale possiamo affermare con certezza oggettiva che il nostro gruppo di liste: La Svolta e Nuova Lamezia a sostegno di Massimo Cristiano, che ha avuto nelle intenzioni di voto quasi 2000 preferenze, è stato fortemente penalizzato".
E' quanto il giudizio di Antonio Caparello, Candidato lista "La Svolta-Nuova Lamezia" a nome del movimento di Massimo Cristiano.
"Sembra proprio uno stillicidio di voti annullati, veramente incredibile. Si parla di - prosegue - una media di 10 voti di lista a sezione annullati o non assegnati correttamente. È veramente impensabile poter immaginare di gestire una competizione elettorale così delicata in queste condizioni. E' impensabile poter immaginare che un presidente di seggio o uno scrutatore possa rimanere lucido per oltre 36 ore continuative. Esiste anche il caso di un presidente di seggio che alle 4 di mattina ha abbandonato il seggio per problemi di salute. Al netto di tanti presidenti di seggio preparati abbiamo assistito a svariate interpretazioni per aggiudicare il voto, senza attenersi minimamente al manuale della Prefettura. Per non parlare poi di caos, urla, litigi, persone sospette ai seggi, insomma un gran casino che getta un'ombra pesante su una elezione che risulta palesemente alterata per quanto riguarda i voti da attribuire alle liste".
Non a caso "sotto la lente della commissione elettorale centrale presso il Tribunale, a cui va il nostro plauso per le operazioni di verifica, ci sono oltre 40 verbali sequestrati dopo le operazioni di voto. Da quanto appreso da organi di stampa ci sarebbe quindi una palese discrasia tra i verbali presenti al Tribunale e quelli al Comune. Già questo può essere motivo per annullare il voto in quelle sezioni. Dalla stampa si apprende anche che alcuni verbali risulterebbero essere modificati in seconda fase, cioè successivamente alla chiusura dei plichi, perché contengono schede e registri di scrutinio con correzioni effettuate attraverso bianchetto o a penna (un 1 che diventa 0) oppure aggiunte di numeri decimali rispetto ai voti (per esempio da 1 si è passato a 11 e da 3 a 23) e vistose cancellature".
Tutto questo "se confermato è di una gravità inaudita, per questo motivo chiediamo al prefetto di Catanzaro qualora accertasse già in questa fase le pesantissime ombre di cui la stampa ha dato ampia notizia, di voler sospendere la proclamazione degli eletti, e quanto meno autorizzare un riconteggio delle schede (anche quelle annullate) o dare la possibilità di rivotare in quelle sezione dove insistono le oggettive discrasie. Siamo fortemente convinti che serve un segnale forte da parte dello Stato per comprendere che le Elezioni sono una cosa seria e non è ammissibile una tale condizione. Così si calpesta la legalità sopratutto dopo il monito del Consiglio di Stato. Non possiamo minimamente immaginare che in questa tornata elettorale la volontà popolare circa l'attribuzione dei seggi del Consiglio comunale sia stata fortemente alterata. A tal riguardo troviamo una giurisprudenza abbastanza consolidata che in molti casi o ha annullato le operazioni di voto o ha autorizzato nuove elezioni nelle sezioni "incriminate"". (a.c.)
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