Ancora disagi a Lamezia Terme per ciò che attiene all'erogazione dei servizi comunali. L'ex consigliere Massimo Cristiano, denuncia la chiusura del servizio di assistenza domiciliare per anziani.
"Un'altra tegola sui servizi sociali del Comune di Lamezia Terme. Sono stato contattato da numerosi cittadini - dichiara - che mi hanno prospettato, con documenti alle mani, una situazione inquietante. Dopo asili nido e disabili, oggi ad essere colpiti sono gli anziani. Infatti, con nota ufficiale firmata dalla dirigente e dai responsabili dei servizi, il Comune ha comunicato ai cittadini che dal 16 settembre, a causa dell'esaurimento dei fondi ministeriali, cesserà il servizio di assistenza domiciliare socio sanitaria per gli anziani, una nota dove si specifica anche, che i responsabili dei servizi hanno chiesto una variazione di bilancio ai commissari per il reperimento dei fondi all'interno del bilancio comunale. Tutto questo si racchiude in una sola parola: vergogna".
Cristiano non perde l'occasione per stigmatizzare l'amministrazione commissariale che guida l'Ente.
"Il fallimento totale di un commissariamento che ha devastato la nostra comunità - aggiunge - e di chi in passato non ha mai ascoltato i consigli (ma su questo avremo modo e tempo di spiegarlo alla città). Mi chiedo a cosa sia servita la proroga di sei mesi del commissariamento, se il risultato è questo? Nessuno potrà sottrarsi dalle proprie responsabilità difronte al totale disastro sociale che ha colpito anche le fasce deboli della nostra città".
L'ex consigliere comunale si sofferma quindi sull'importanza dei servizi sociali
"Proprio davanti a queste problematiche sociali, ci si dovrebbe soffermare maggiormente, perché i primi ad aver più bisogno d'aiuto sono proprio le fasce più deboli. Quando in una comunità si colpiscono disabili, anziani e bambini significa che qualcuno vuole distruggere quella comunità, quindi non merita nessun rispetto da parte del popolo. Invito i commissari e dirigenti del Comune di Lamezia al voler immediatamente predisporre la variazione di bilancio per reperire i fondi necessari, affinché il servizio di assistenza agli anziani possa ripartire. Mi chiedo - conclude - questa condizione era già risaputa, allora perché non attivarsi in tempo, invece di aspettare la fine del servizio? Vogliamo capire cosa sta succedendo,vogliamo trasparenza per la cosa pubblica, e presto o tardi lo scopriremo dal di dentro il Comune, il quale verrà portato allo scoperto una volta per tutte. Siamo a saremo sempre dalla parte delle fasce deboli della nostra comunità. Ora basta il vaso è colmo".
a.c.
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