Lamezia Terme, operazione "Nuove Leve": in Appello 3 assoluzioni, 4 condanne diminuite e 5 confermate (TUTTI I NOMI)

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Lamezia Terme, operazione "Nuove Leve": in Appello 3 assoluzioni, 4 condanne diminuite e 5 confermate (TUTTI I NOMI)
La Corte d' Appello di Catanzaro
  21 febbraio 2020 14:43

di EDOARDO CORASANITI

Tre assoluzioni e 4 rideterminazioni e 5 conferme: si conclude così il processo in Corte d’Appello nato dall’indagine “Nuove Leve”, nato da un’operazione scattata il 24 febbraio 2017. Il blitz avrebbe acceso i riflettori sulla nuova generazione della cosca Giampà. Le "nuove leve", appunto, si sarebbero messi a disposizione per portare aventi le attività estorsive sul territorio lametino in nome dei presunti boss sottoposti a restrizione di libertà.

Banner

 La sentenza di secondo grado, però, esclude l’aggravante mafiosa per 4 imputati, facendo condannare altri per i reati fine.

Banner

Ad essere assolti completamente per non aver commesso il fatto sono Eugenio Giampà (difeso dagli avvocati Francesco Iacopino e Antonio Larussa), Gregorio Scalise e Danilo Cappello, a cui era contestata l’associazione a delinquere di stampo mafioso (416 bis del codice penale).

Cambiano
le pene invece per:

Michele Muraca, 2 anni e 8 mesi (in primo grado 6 anni);

Marco Francesco De Vito (difeso da Wanda Bitonte e Antonio Larussa): 5 anni e 4 mesi e 4 mila euro di multa (in primo grado 9 anni e 4 mesi) ma a cui è caduta l’accusa di associazione di stampo mafioso.  

Andrea Mancuso, 3 anni (in primo grado 4 anni e 3 mesi);

Vincenzo Vigliaturo 3 anni (in primo grado 4 anni e 3 mesi), assolto per il capo di imputazione.


Pene confermate per:

Vincenzo Giampà detto “Il Camacio”: 5 anni e 4 mesi (4mila euro di multa);

Francesca Allegro
 : 8 anni;
 
Maria Muraca: 7 anni e 4 mesi;

Giuseppe Paone: 
8 anni;

Roberto Castaldo
: 10 anni;

Banner

Revocate le pena accessorie dell’interdizione dai pubblici uffici disposta nei confronti di Eugenio Giampà, Gregorio Scalise, Danilo Cappello, Michele Muraca;

Revocate le misura cautelari degli arresti domiciliari disposti con ordinanza del Gip di Catanzaro del 15 febbraio 2017 ed eseguita il 24 febbraio 2017 nei confronti di: Andrea Mancuso, Vincenzo Vigliaturo.


Condannati Giampà Vincenzo, Castaldo Roberto, Paone Giuseppe, Allegro Francesca, Muraca Maria al pagamento delle ulteriori spese processuali;
Confermate le statuizioni civili della sentenza appellata e condanna in solido Giampà Vincenzo, Castaldo Roberto, Paone Giuseppe, Allegro Francesca, Muraca Michele, Muraca Maria, De Vito Marco Francesco, Mancuso Andrea e Vigliaturo Vincenzo al pagamento delle spese sostenute dalla parte civile Regione Calabria in persona del legale rappresentante pro tempore per 2500 euro oltre accessori di legge;

Condannati anche Giampà Vincenzo, Castaldo Roberto, Paone Giuseppe, Allegro Francesca, Muraca Michele, Muraca Maria, De Vito Marco Francesco, Mancuso Andrea e Vigliaturo Vincenzo al pagamento delle spese sostenute dalla parte civile Comune di Lamezia Terme in persona del legale rappresentante pro tempore per 2500 euro oltre accessori di legge;

Condannati, inoltre, in solido Giampà Vincenzo, Castaldo Roberto, Paone Giuseppe, Allegro Francesca, Muraca Michele, Muraca Maria, De Vito Marco Francesco, Mancuso Andrea e Vigliaturo Vincenzo al pagamento delle spese sostenute dalla parte civile associazione antiracket di Lamezia Terme in persona del legale rappresentante pro tempore per 2500 euro oltre accessori di legge.

Compongono il collegio difensivo: Giuseppe Spinelli, Francesco Iacopino, Antonio Larussa, Pasquale Naccarato, Antonio Perri, Lucio Canzoniere, Wanda Bitonte, Salvatore Cerra. Ramona Gualtieri, Giuseppina Fiore;

Avvocati di Parte civile: Lucio Romualdo, Carlo Carere, Caterina Restuccia, Bernando Marasco, Rita Celinni.

Motivazione della sentenza in 90 giorni.


 

 

 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner