di PAOLO CRISTOFARO
E' molta la carne al fuoco messa da Maurizio Landini, questa mattina, presso la sede regionale della Cgil a Catanzaro, in occasione di una conferenza stampa dedicata a lavoro, investimenti, mezzogiorno e legalità. Il segretario generale del sindacato, soffermandosi, brevemente, su tutti i punti in questione e toccando temi caldi per il Mezzogiorno e per la Calabria, ha spiegato come dovrebbero smuoversi le acque e quali, a suo avviso, dovrebbero essere i punti di ripartenza. Landini ha annunciato tavoli tecnici con i vari ministeri - partendo da quello del lavoro fino ad un tavolo sulla Sanità, richiesto al Ministro Speranza - al fine di discutere insieme di problemi e soluzioni.
"Evidentemente partire dal Mezzogiorno è uno degli elementi di fondo per creare lavoro e ridare una prospettiva al nostro paese. Abbiamo avuto un primo incontro col ministro del Mezzogiorno, ma crediamo che serva una cabina di regia e che i vari ministeri parlino tra loro. Vanno spesi i soldi previsti e bisogna discutere anche della riforma fiscale, combattendo l'evasione e allo stesso tempo riducendo la tassazione sul lavoro dipendente e ai pensionati" ha spiegato il segretario Cgil. "Bisogna anche aprire una partita sulla questione previdenziale e rivedere la questione Fornero. E' necessario discutere anche di Sanità, dei soldi stanziati pure per l'edilizia sanitaria, cercare di spendere di più, ma capendo insieme come farlo" ha aggiunto.
"Bisogna avere la consapevolezza che c'è un progetto generale di rilancio dell'Italia, non solo del Mezzogiorno. Si può certamente partire dal rilancio del Sud - nel più ampio quadro del rilancio generale dell'Italia - per puntare ad una forte presenza in Europa" asserisce Landini. "Fare una battaglia seria significa rompere anche le collusioni con la politica. Anni di mafia, ndrangheta e camorra, si giustificano soltanto considerando le costanti collusioni con la politica. Non c'è molto da girarci intorno. Solo chi non vuol vedere non vede queste dinamiche. Ma combattere la malavita organizzata significa mettere le persone nelle condizioni di essere libere: quindi creando lavoro" ha concluso. Attenzione del segretario anche per la vicenda di lavoratori precari e dei dipendenti licenziati, come nel caso Carrefour. "E' necessario discutere anche dei sistemi di produzione e distribuzione regionali, ai quali sono legati tantissimi lavoratori e operai." Insomma, un corposo elenco di propositi, di problemi da risolvere e di possibili vie da seguire; parole alle quali, chiaramente, dovranno seguire fatti e azioni concrete.
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