Landini all'Umg: "Votare sì al Referendum per cancellare leggi balorde"

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Il segretario nazionale della Cgil questa mattina nell'aula magna dell'Università Magna Graecia di Catanzaro

  30 maggio 2025 16:18

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

“I 5 referendum permettono di cancellare leggi sbagliate e di estendere i diritti a chi oggi non li ha”.

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Ad affermarlo è il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in visita questa mattina all’Umg di Catanzaro per parlare dei 5 quesiti referendari, in vista del voto alle urne, in programma l’8 e il 9 giugno.

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“Ho registrato risposte positive e una grande partecipazione – aggiunge Landini - vedo una voglia di andare a votare per cambiare, per fare un lavoro che non sia precario, per fare in modo di cambiare la logica dell’appalto e del sub appalto che sta facendo morire persone riducendo la qualità del lavoro. Vuol dire estendere e rimettere al centro i diritti dei cittadini e ora lo possono fare andando a votare usando questo diritto fondamentale fino ad ora negato, visto che queste leggi sbagliate e balorde fatte da governi di destra e sinistra, mandando un messaggio a tutti: governo e Parlamento che bisogna mettere al centro i bisogni dei giovani e delle donne che sono quelle che stanno pagando il prezzo più pesante della precarizzazione della vita e del lavoro”.

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Poi dice: “In Calabria c’è una quantità enorme di giovani che va via. C’è bisogno di lavoro con diritti e tutele. Il fatto che buona parte dei cittadini italiani, compresi i giovani laureati e diplomati, va via dal nostro Paese è perché qui non hanno possibilità di costruirsi un futuro e una vita, perché c’è un livello di sfruttamento inaccettabile. In più, la logica degli appalti e sub appalti determina spazi incredibili per la criminalità organizzata. È evidente che superare questa logica significa mettere al centro i problemi della sicurezza sul lavoro: non a caso proprio ieri è morto qui in Calabria un altro lavoratore in un cantiere di un’azienda in sub appalto. C’è bisogno di superare questa strage cambiando queste leggi e affermando un modello fondato sulla qualità del lavoro ma  sul modo di fare impresa”.

Secondo Landini “il caporalato è insito in questo modello di fare impresa. Se prevale un’idea giocata tutta sulla riduzione di diritti e dei costi, pur di salvaguardare il profitto, è evidente che cambia il modo fare impresa. In Italia basta iscriversi alla camera di commercio dove ti danno un codice fiscale per essere operativo è chiaro che questa pratica porterà sempre al caporalato e alle morti sul lavoro. E’ questo che va cambiato”.

Il segretario nazionale della Cgil sostiene che “il diritto alla formazione, alla conoscenza non è una cosa che finisce con lo studio, ma siamo qui perché questo diritto sia permanente per tutta la vita anche per chi lavora. E’ importante che le strutture universitarie affrontino questa tema. E poi, il livello di precarietà che oggi esiste in tutte le attività, comprese le Università dove sono più i precari che quelli assunti a tempo indeterminato, credo sia un tema che va affrontato e rende precaria la vita, ma rischia di ridurre la qualità del sevizio e formazione nel, nostro Paese”. 

E infine “chi dice di non andare a votare oltre a commettere un errore polito dice che va tutto e bene. Questi appelli stanno producendo un effetto contrario. Mi rivolgo a tutti quelli che non vanno a votare per dire che noi vogliamo raggiungere il quorum e devono andare a votare anche quelli che pensano che non serve a nulla. Non dobbiamo eleggere qualcuno, ma attraverso questo voto i singoli cittadini possono cancellare le leggi balorde. Come se tutti diventiamo per un giorno parlamentari. Siamo noi che possiamo cambiare le leggi balorde. Chi invita a non andare a votare ha paura che la gente cominci a usare la propria testa e usi il voto. Noi stiamo lavorando perché il quorum può essere raggiunto”.

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