
"I lavori per completare il lungomare nel tratto che avevano lasciato in sospeso, ed esattamente il pontino dove sotto scorre un fiume, i cittadini li stavano attendendo con ansia. È giusto che la ditta che esegue i lavori pretende sicurezza per lo svolgimento degli stessi, lavorare con la massima tranquillità anche per la tutela degli stessi operai è un diritto, fin qui tutto bene, ma una domanda nasce spontanea: ma le attività commerciali non devono lavorare anche loro? Le tasse non le pagano anche loro? Perché non si consente alle auto a transitare ad una sola corsia posizionando dei semafori da ambedue le parti? Perché prima di chiudere il tratto veicolare non si è studiato come non danneggiare i commercianti? Perché prima di chiudere il traffico veicolare non lo hanno studiato prima? I cittadini che vi abitano sono costretti a fare lunghe file per rientrare alle proprie abitazioni, ma che vuol venire a marina per farsi due passi oppure per acquistare qualcosa ecc. ecc.. è chiaro che rinuncia!!! Ai posteri l’ardua sentenza!!!". Lo scrive l'associazione "Il Ponte Morandi"
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