Le campane contro Lucano. Il giornalista al parroco: "Imbecille". E non ritratta: "E' leghista" (VIDEO)

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images Le campane contro Lucano. Il giornalista al parroco: "Imbecille". E non ritratta: "E' leghista"  (VIDEO)
Mimmo Lucano in conferenza stampa
  09 settembre 2019 17:56

di GABRIELE RUBINO

Scoppia la guerra delle campane a Riace. Da un lato c'è il sindaco, Antonio Trifoli, che prende le difese del parroco "apostrofato" dal giornalista Pietro Melia perché durante la conferenza stampa di Lucano, al rientro dopo il venir meno del divieto di dimora, ha fatto suonare le campane della chiesa pregiudicando l'acustica dell'evento. Dall'altro, Pietro Melia, che non rinnega nulla, anzi sostiene che "la Chiesa era chiusa e non c'era nessuna funzione religiosa", rimanendo sulla sua posizione, convinto che il parroco ha agito volontariamente per disturbare. 

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IL SINDACO TRIFOLI SI SCHIERA A DIFESA DEL PARROCO - Tutto parte dalla presa di posizione del sindaco Trifoli: "L’ amministrazione comunale esprime solidarietà al parroco di Riace, don Giovanni Coniglio, e a tutti i fedeli per il comportamento ingiurioso tenuto dal signor Pietro Melia (ex dipendente RAI) e dal signor Domenico Lucano, ex sindaco di Riace, in occasione di una conferenza stampa effettuata su spazi pubblici e mai autorizzata". "Lo stesso (Melia, ndr)- prosegue il comunicato di Trifoli- al suono delle campane proferiva :“ questa è una provocazione… ma è un imbecille questo prete, è un imbecille, fatelo smettere”."Tutto ciò - attacca il sindaco di Riace - è da considerarsi cosa volgare ed inaccettabile nei confronti del parroco da sempre impegnato per la comunità riacese e di tutti i fedeli che ogni domenica nella chiesa che ospita i gloriosi SS Cosma e Damiano si recano appunto per ascoltare la Santa Messa. L’amministrazione comunale condanna il comportamento di chi vuole imporre le proprie idee non avendo rispetto di quelle degli altri".

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MELIA NON RINNEGA NULLA: "IL PARROCO E' LEGHISTA" - Dopo le accuse del sindaco, abbiamo contatto Pietro Melia, che non fa alcuna marcia indietro, precisando che le cose non possono essere estrapolate a piacimento. Melia sostiene che "la Chiesa era chiusa dalle dieci del mattino, non c'era nessuna messa.  Ha ripetutamente disturbato una pacifica iniziativa pubblica. La Chiesa deve essere neutrale e non scegliere in politica una parte contro l'altra. Mi risulta, senza timore di smentita, che l'attuale parroco di Riace sia un simpatizzante della Lega, un nemico acerrimo dell'ex sindaco e del progetto di umanità da Lucano realizzato e da tutto il mondo apprezzato. Sono ovviamente disponibile ad un pubblico confronto sia con il prete, che non ho il piacere di conoscere, sia con il vescovo della diocesi, monsignor Oliva. Di quella diocesi che, in passato, ha espresso il vescovo Tortora e don Stilo ma anche don Natale Bianchi e padre Giancarlo Maria Bregantini"

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Sotto il video incriminato

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