Le "Donne eroiche in Mattia Preti" raccontate al San Giovanni di Catanzaro

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Cecilia Perri, Antonella Salatino, Simona Cristofaro
  28 febbraio 2020 21:57

di CLAUDIA FISCILETTI

La pittura del calabrese Mattia Preti è stata approfondita con particolare attenzione alle figure femminili ritratte nelle sue opere, durante l’incontro di questo pomeriggio, nel Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro. L’evento, dal titolo “Donne eroiche in Mattia Preti”, è stato promosso da e-bag srl e 4culture.Srls, e segna l’ultimo momento di approfondimento degli eventi collaterali che hanno arricchito la prestigiosa mostra “Il trionfo delle meraviglie – Bernini e il barocco romano” dal 5 dicembre, ricevendo consensi dai cittadini del capoluogo calabrese e che si concluderà domani, dopo aver esposto una selezione di capolavori del barocco provenienti da Palazzo Chigi di Ariccia.

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Ad aprire l’incontro è stata Simona Cristofaro di 4culture. “E’ stato un percorso intenso che ora si conclude dando ancora spazio alla Calabria”, ha spiegato prima di cedere la parola a Cecilia Perri, vicedirettore del Museo Diocesano e del Codex Rossano, che insieme ad Antonella Salatino, consulente dell’ufficio “beni culturali” nell’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, hanno accompagnato i presenti lungo le rappresentazioni artistiche delle eroine dipinte da Mattia Preti.

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“E’ stato uno di quegli artisti seicenteschi che ha raccontato la storia attraverso le figure femminili”, ha affermato Cecilia Perri mostrando una serie di opere in cui l’artista calabrese ha raffigurato donne forti e coraggiose della mitologia e della storia. Tutte collegate dalla teoria secondo cui il pittore fosse vicino alla filosofia neostoica, in cui si unisce lo stoicismo classico alla religione cristiana. Sono state analizzate figure come la stoica Didone, nei due dipinti fatti dal Preti, per poi passare alle quattro opere dedicate a Giuditta, l’eroina del popolo ebraico, ai cinque dipinti dedicati invece alla virtuosa nobile cartaginese Sofonisba e alle due pitture dedicate all’eroina romana Lucrezia.

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Antonella Salatino si è concentrata su un’iconografia occidentale raramente rappresentata, che però trova espressione nell’arte di Mattia Preti. E’ il caso della cruenta vendetta di Progne, della vicenda di Giaele raccontata nella Bibbia e delle gesta eroiche di Tomiri, regina del popolo iranico dei Massageti, che uccise il re persiano Ciro il Grande. Infine l’incontro si è concluso con un approfondimento su una delle opere in cui il Preti rappresenta Campaspe, la cortigiana favorita da Alessandro Magno, che è presente all’interno della mostra “Il trionfo delle meraviglie”.

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