di FRANCESCA FROIO
È di qualche giorno fa l'appunto che il primo cittadino di Cropani ha rivolto alla Pro Loco che dovrebbe operare sul territorio di competenza. Al centro della discussione "Le grotte del Beato Paolo".
E mentre Mercurio sostiene il mancato coinvolgimento dell'amministrazione Cropanese, la Pro Loco ci tiene a replicare con un suo comunicato stampa che riportiamo di seguito.
"Le grotte del Beato Paolo esistono e ricadono nel comune di Cerva, (vedi mappa allegata). Non sono in Località Scavigna, dove invece esisteva un sito di interesse religioso, familiare al frate cropanese. Nessuno scippo a Cropani e ai cropanesi, fedeli del Beato Paolo. Il grido di allarme lanciato dal sindaco di Cropani non ha ragione di esistere. Il frate cropanese, riconosciuto come il frate con il dono della bilocazione, è stato e sarà sempre patrimonio religioso e culturale dei cropanesi e di Cropani Centro".
“Il Beato Paolo, nacque a Cropani il 24 gennaio 1432, per sua scelta decise di vivere in solitudine, scelse, di ritirarsi nell’eremo di S.Maria dello Spirito , in contrada Scavigna, tra Cropani e Belcastro (oggi Andali) dove si diede tutto alla preghiera e alla contemplazione. Il Beato Paolo, morì nell’eremo di Scavigna”. (vedi storia del Beato Paolo, vedi storia di Belcastro. vedi Santi e Beati ecc ecc ecc.ecc.)"
"Accertato e consolidato che a Scavigna vi era il convento- si legge nel comunicato stampa- uno studio più approfondito ci ha portato ad individuare la grotta, in località Spiniello nel Comune di Cerva, già meta di pellegrinaggio, dove il Francescano “Beato Paolo” amava rifugiarsi".
"Detto ciò, voglio precisare che - aggiunge il presidente- le Pro Loco non sono un ente o un ufficio comunale, ma operano con o senza patrocinio del comune, agiscono in ossequio ai principi generali costitutivi solo ed esclusivamente per il bene della collettività”.
"La Pro Loco di Cropani- scrive- ha da sempre collaborato con le varie amministrazioni succedutesi, tanto da essere considerata il “braccio operativo” dell’Amministrazione, costituendo per essa una notevole risorsa. La Pro Loco non ha mai guardato al colore politico di un’amministrazione ed anche durante i periodi di amministrazione Straordinaria è riuscita a garantire lo svolgimento di importanti interventi, manifestazioni e servizi consolidati".
"Chiariti questi concetti, nell’interesse e per la dignità di tutti i soci che mi onoro di rappresentare, fa specie che la “Strigliata” ritorna al mittente. Capisco che nel leggere il mio articolo, il sindaco si sia chiesto, con risentimento, cosa avesse mai potuto organizzare la Pro Loco col sindaco di Cerva. Chissà quale fantomatico progetto politico era in atto. C’era solo e semplicemente la volontà di dare risalto al culto del Beato rendendo agibile la sua grotta. Voglio riaffermare ancora una volta che ciò che la Pro Loco fa, non lo fa per compiacere il presidente Grano, non ne ha bisogno, ma agisce solo per la collettività tutta".
"Per dovere di chiarezza - sottolinea il portavoce- si ribadisce ancora una volta: che la grotta ricade in località Spiniello nel comune di Cerva, vedi Carta d’Italia foglio 242 punto 296 nella quale viene indicato esplicitamente e senza ombra di dubbio “la Grotta del Beato Paolo”. (Vedi Istituto Geografico Militare, vedi Istituto Potografico militare, vedi Carta topografica del Regno d’Italia)".
"Qui preciso e ribadisco ancora una volta, che la paternità, la titolarità della festa e del culto appartiene ai cropanesi, la grotta vuole essere una identificazione di percorso religioso, così come suggeritomi, tra l’altro da tanti fedeli di Cropani Città. Si è creato non poca confusione e incredulità tra la popolazione indicando come grotta del Beato Paolo una località molto distante dal luogo sacro e cioè Scavigna, che ricade nel territorio del comune di Andali, per capirci meglio poco lontano del frantoio dei F.lli Ligarò. Territorio in tutt’altra parte ed in una zona pianeggiante senza possibilità di spelonche. La grotta negli ultimi anni è stato oggetto di studi da parte di un frate locale che ne ha riconosciuto l’esistenza e redatto uno scritto".
"Come sopra detto, la Pro Loco per la propria funzionalità non è tenuta ad informare nessuno del suo operato ma ha ugualmente ritenuto, ricadendo il luogo nel territorio di Cerva, coinvolgerne il sindaco, che ringrazio infinitamente, il quale con spirito di collaborazione da subito ha dato la sua disponibilità per far intervenire gli operai del consorzio di bonifica, per la messa in sicurezza ci avrebbe pensato la pro loco a proprie spese".
"Non si è fatto altro che seminare disorientamento e scetticismo- si legge nella nota stampa- tra i credenti del Beato e non si è pensato che, con un intervento ufficiale, si potrebbe rischiare di rallentare se non sospendere il corso della tanta sospirata beatificazione (preghiamo il Beato Paolo che ciò non avvenga)".
"E’ bene precisare che il referente dell’Associazione della “Pia Unione” è stato preventivamente e regolarmente notiziato del probabile sopralluogo congiunto che, a seguito delle note dichiarazione, non è mai avvenuto. Chissà cosa ne sarà ora dell’antro, magari si farà avanti qualcuno e, come per magia, indicherà l’esatta posizione della caverna, o magari andrà a Scavigna alla ricerca della grotta perduta. Forse sarebbe stato meglio chiedere al Vice Sindaco, in qualità di tecnico di spessore e conoscitore del luogo, e/o a qualche altro amministratore quale indirettamente proprietario del sito".
"La Pro Loco è un Ente che ha tra i suoi compiti precipui quello di promuovere il territorio e di essere di sostegno, in stretta simbiosi con le amministrazioni locali- continua. Un’organizzazione che, a prescindere dal rappresentante pro-tempore, svolge una funzione particolare che altri non possono svolgere, ne è il fatto che di associazioni ce ne possono essere decine, ma la Pro Loco è una soltanto. In occasione dell’insediamento della nuova amministrazione, come di consueto, ho subito manifestato massima collaborazione chiedendo un incontro attraverso gli organi istituzionali comunali, quali Polizia Municipale e Vice Sindaco per esprimere le mie congratulazioni al sindaco e, nell’occasione, presentare le ragazze del Servizio Civile della Pro Loco, ospitate dal Comune nella sede di Pedecandela, incontro tuttora mai avvenuto".
"La Pro Loco continuerà a svolgere la propria attività e a cercare di portare avanti il progetto legato alla Grotta del Beato Paolo. Continuerà a riconoscere nell’ente comune il proprio referente principale, rispettando l’istituzione ed il suo ruolo, rivolgendo alla amministrazione comunale, di volta in volta, le richieste autorizzative del caso".
"Ma stesso rispetto pretenderà a tutela del proprio nome e ruolo. Non permetterà strumentalizzazioni, continuerà a dare prova di equidistanza, come ha fatto, con le parti sociali e tutte le associazioni".
"La Pro Loco- conclude il presidente- ha sempre agito con senso di responsabilità, anziché elogiarne l’operato ed apprezzarne l’apertura alla collaborazione per il bene comune e a scelte utili alla crescita della comunità cropanese, si è cercato di screditare, ma soprattutto di disorientare le istituzioni e i credenti del Beato Paolo, cui io per altro ne sono devoto. Una piccola comunità come la nostra non può permettersi divisioni sociali e culturali, altrimenti sarà destinata a morire. Come sempre, auspico un buon lavoro all’amministrazione comunale".
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